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  5. Rifiuti

News della sezione Rifiuti

18/09/2006 - Nuovo look per Siora Bettina. Il 7 ottobre festa con Cardin

Tratto da “La Nuova Venezia” del 18/06/2006

Gli operai stanno lavorando senza sosta da mattina a sera ed entro qualche settimana il sottoportico di Siora Bettina passerà da angolo del degrado a simbolo di come si possa fare presto e bene. Il presto e bene l’ha voluto Pierre Cardin che ha “adottato” questo pezzetto di città dietro Campo San Cassiamo e, tirando fuori di tasca propria 100 mila euro, l’ha fatto restaurare da cima a fondo e lo restituirà ai veneziani con una grande festa il prossimo 7 ottobre.
Festa in calle e naturalmente alla pizzeria al Nono Risorto, il cui titolare, Claudio Spavento, ha portato avanti per anni una personale battaglia contro lo stato di abbandono totale in cui era finito il sottoportico dal nome goldoniano.
Pierre Cardin, cha abita a pochi passi a Palazzo Bragadin, si era interessato della vicenda e la primavera scorsa aveva promesso che ci avrebbe pensato lui insieme al nipote e designer Rodrigo Basilicati. Ottenuti i permessi dal Comune e dalla Sovrintendenza, il placet dei vicini e tutte la carte necessarie, sono iniziati i restauri. Prima il muro sinistro e una porzione del soffitto, poi la parte di destra. Le parti restaurate sono state man mano coperte da un telo ignifugo per non rovinare la sorpresa.
I lavori affidati alla ditta Bolzanello, riguarderanno gli intonaci, il soffitto attualmente pericolante e l’illuminazione della quale si occuperà in prima persona Rodrigo Basilicati. Per Claudio Spavento è una soddisfazione che vale doppio. Era stato proprio il giovane gestore del Nono Risorto a montare su un caso sulle sorti del sottoportico ridotto ad un antro buio e coperto di rifiuti, frequentato da topi, assediato dalle immondizie.
Il sottoportico di Siora Bettina sarà dunque ripulito, intonacato di fresco e dotato di un’illuminazione un po’ meno cimiteriale. Come spiega Rodrigo, Cardin avrebbe pensato a un’illuminazione un po’ più moderna e al ripristino delle bacheche per le affissioni. Dal prossimo 7 ottobre solo manifesti di giubilo e, probabilmente, una mostra sul prima e sul dopo. L’inverno scorso lo stesso titolare della pizzeria aveva tappezzato i muri con fotografie, poesie, racconti, pensieri di centinaia di cittadini sull’emergenza rifiuti nella zona.
Ma il suo senso civico non era piaciuto a tutti e per ben due volte i vandali avevano bruciato i pannelli. Claudio Spavento aveva poi organizzato il “concorso che Puzza” , ovvero una processione fino in Pescheria durante la quale era stato tirato fuori il contenuto dei sacchi di immondizie ed esposto come un’opera d’arte. Ora per Siora Bettina inizia un nuova vita. (m.pi.)

News correlata a: [ Rifiuti ] [ Concorso che Puzza ] [ Dibattito sui rifiuti ]

 

09/09/2006 - Tia, controproposte dai Verdi di Mestre

Tratto da “Il Venezia” del 09.09.2006 – pag 23

Aumentare la Tia non è una vera risposta al problema rifiuti a Venezia. Una serie di controproposte arrivano dal consigliere verde di Mestre-Carpenedo Davide Scano: «Il volume dei rifiuti va ridotto a monte, altrimenti il problema della copertura delle spese di smaltimento si riproporrà tra qualche anno». La raccolta differenziata è sempre il punto di partenza, ma va potenziato il porta a porta. L’idea più innovativa è quella delle isole ecologiche galleggianti: bidoni di raccolta ancorati alle rive che potrebbero ovviare alla scarsità di contenitori nel centro storico. Un passo indietro, invece, verso il “vuoto a rendere” potrebbe far diventare più ecologico anche il rito dello spritz, che spesso lascia campi e calli coperti di bicchieri e cocci. G.D.L.

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08/09/2006 - Smaltimento di rifiuti fai da te. I negozianti vanno contro Vesta

Tratto da “Il Venezia” del 08.09.2006 – pag. 27
di Marianna Bonso (venezia@epolis.sm)

Con la liberalizzazione del mercato concessa dal decreto Bersani, i pubblici esercizi superiori ai 250 metri quadrati possono autorganizzare il trasporto dei rifiuti. Una novità che non è sfuggita ai rappresentanti veneziani delle categorie che sono già partiti con il censimento dei negozi interessati dal decreto.
E A FRONTE della provocazione di Vesta di triplicare la Tia agli esercenti perché, secondo l’azienda, sarebbero responsabili del fallimento della raccolta differenziata in centro storico, hanno pronto un asso nella manica, dato dalla legge.«Noi paghiamo in media 9mila euro l’anno di Tia –spiega Roberto Magliocco, presidente di Ascom –un suo aumento ci pare assolutamente impensabile e anzi, viste le opportunità offerte dalla legge stiamo cercando di diventare autonomi ».Per Vesta si tratterebbe di una grossa perdita considerata anche la situazione di criticità in cui si trova, con uno squilibrio tra costi e ricavi di oltre 9 milioni di euro.
Ma non solo. Il Comune ha deciso anche di scorporare da Vesta i servizi di manutenzione verde urbano, parchi (quindi cimiteriali e di costituire per questo una società nuova. Inoltre tra novembre e dicembre, quando scadrà il contratto che Vesta ha con il Comune, sarà necessario andare a gara d’appalto.«Vesta dovrà diventare leader nello smaltimento »annuncia il vicesindaco Michele Vianello, anche perché degli altri servizi che offre potrebbe non restare quasi nulla. In vista una macro fusione che però «andrà realizzata con l’azienda risanata » spiega Vianello. Per risanare Vesta sono già in corso alcune operazioni, tra cui l’emersione degli evasori che permetterà di recuperare un milione di euro. Un’operazione che avviene attraverso i sopralluoghi dei tecnici casa per casa e negozio per negozio. Utile. Ma potrebbe non bastare. Questa la ragione per cui mercoledì l’amministratore delegato di Vesta Andrea Razzini ha proposto di nuovo la Tia per fasce e la stangata per gli esercenti in base al motto “chi più sporca più paga ”.
Un’idea che non piace alle categorie e che potrebbe non aver esito visto le operazioni in corso.«La raccolta differenziata in centro storico è fisiologicamente difficile, non solo per i commercianti –aggiunge Magliocco – ma anche per i residenti: Vesta vada a fare i sopralluoghi a Castello e se ne accorgerà».

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07/09/2006 - Stangata sui commercianti Vesta: «Triplicheremo la Tia»

Tratto da “Il Venezia” del 07.09.2006 – pag. 27
Di Marianna Bonso (venezia@epolis.sm)

Con il rinnovo del contratto tra Vesta e Comune l’azienda ha predisposto «l’allineamento Istat per i residenti – spiega Andrea Razzini, amministratore delegato di Vesta - e aumenti consistenti per gli esercenti del centro storico, responsabili del fallimento della raccolta differenziata» .
RAZZINI SPIEGA che Vesta deve recuperare il 16% delle perdite: «È giusto che a pagare siano le categorie responsabili –spiega l’ad dell’azienda – mi rendo conto che per punire alcuni colpiamo molti, ma non abbiamo altra soluzione». Medaglia d’oro invece ai residenti che nel 30% dei casi effettuano la differenziata perfettamente: per loro l’aumento della tariffa d'igiene ambientale sarà «una cosa di poco conto». Per gli esercenti invece maglia nera e Razzini parla di «triplicare alla categoria la tariffa per dare un esempio incisivo che li scuota» e non scarta neppure l’idea del ticket turistico che avrebbe anche l’obbiettivo di ripianare le perdite di un’azienda che in centro storico è in sofferenza. È poi al via l'operazione emersione degli evasori al via, perché i tecnici Vesta sono in ricognizione per negozi ed appartamenti a recuperare quel milione di euro persi ogni anno. L’azienda per il prossimo mese ha alcuni progetti in cantiere, sollecitati dall’assessore al Decoro Augusto Salvadori. Uno: il potenziamento del servizio di raccolta rifiuti a San Marco, Accademia, Rialto. Due: la pulizia speciale del ponte dell’Accademia per eliminare i mozziconi di sigaretta fra i tavolati e quindi l’installazione di tre cestini per immondizia e mozziconi ai piedi del ponte. Tre: la pulizia dei basamenti delle colonne di piazza San Marco con un lavaggio a cui anche la Sovrintendenza dovrebbe dare il suo benestare.
Ma le novità non riguardano solo Vesta perché Salvadori ha predisposto una task force coinvolgendo Actv e polizia municipale con lo scopo di riportare Venezia «a decorosi standard entro un mese». Inoltre i vigili in borghese in piazza San Marco passano da due a tre e aumenta anche il numero dei controllori Actv sulla linea San Tomà / Sant’Angelo. Ai pontili dovrebbero arrivare entro l’anno i posacenere mentre già nei prossimi giorni verrà vietato con una cordicella il bivacco in piazzetta dei Leoncini.

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26/08/2006 - Vesta ribatte: «La Tia di Venezia non è la più cara d'Italia»

Tratto da "Il Gazzettino" del 26/08/2006

Da quando si è cominciato a parlare di tasse sui turisti, da più fronti è stato puntato l'indice contro Vesta, sostenendo che se servono soldi per garantire i servizi di pulizia della città, anziché istituire nuovi balzelli bisognerebbe dare un'occhiata alla gestione dell'azienda pubblica. Chiamata nuovamente in causa dall'Associazione degli albergatori - prima dal presidente dell'Ava Franco Maschietto, poi dal direttore Claudio Scarpa - Vesta replica con un ulteriore comunicato stampa. «Vesta - recita la nota diffusa ieri - non commenta le dichiarazioni del direttore dell'Associazione veneziana albergatori. Coglie invece l'occasione per smentire l'affermazione secondo la quale la tariffa di igiene urbana di Venezia è la più alta d'Italia, confrontando la Tia di Venezia con la produzione pro capite di rifiuti attribuita ai cittadini veneziani. Uno studio di Mediobanca ("Le società controllate dai Comuni italiani", edizione 2005) mette infatti a confronto produzione di rifiuti e tariffa annua. Il risultato è che Venezia ha la più bassa tariffa di igiene ambientale (172 euro annui contro i 210 di Milano e i 197 di un'altra città turistica come Roma) ma la più alta produzione pro capite di rifiuti : 693 chilogrammi all'anno, contro i 581 di Milano o i 627 di Roma. Si tratta di un surplus di rifiuti che, come risulta evidente, viene prodotto da turisti e pendolari».

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