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  5. Rifiuti

News della sezione Rifiuti

16/05/2007 - Cannaregio, via alla differenziata

Tratto da "Il Gazzettino" del 16/05/2007

Lunedì prossimo parte la raccolta differenziata a Cannaregio. Saranno circa 12mila gli utenti serviti dal nuovo sistema che si basa sulla raccolta separata di tre tipologie di materiale: carta e cartone (martedì e venerdì), vetro, plastica e lattine (mercoledì e sabato), rifiuto residuo (tutti i giorni, festivi esclusi). Rimango escluse dal servizio porta a porta le zone attualmente servite dai cassonetti, ossia tutta l'area dal ponte delle Guglie verso rio della Crea e verso Sacca San Girolamo e Sant'Alvise. In queste aree continuerà l'autoconferimento. Mancano ancora i sestieri di Castello e l'isola della Giudecca, ma oramai, comprendendo la zona di Cannaregio, i tre quarti della città sono coperti dal servizio Vesta di raccolta differenziata. Partita a gennaio 2006 nel sestiere di Dorsoduro, attivata quattro mesi dopo a San Marco e iniziata poco prima delle festività natalizie, l'11 dicembre, a San Polo e Santa Croce, la raccolta porta a porta di materiali separati si mantiene in media con le percentuali dei mesi precedenti. Complessivamente in città la media di raccolta di carta/cartone e vetro/plastica/lattina raggiunge quota 27\% (numeri non vicinissima a quel 35\%, obiettivo che, se superato, potrebbe contenere i costi della tariffa di igiene). A Dorsoduro il 29\% dei rifiuti raccolti è differenziato; S.Marco è leggermente sotto l'aspettativa con un valore che si attesta intorno al 25\%, a San Polo e Santa Croce, due sestieri densamente popolati (sono circa 11mila i residenti) e con tipologie di utenze molto differenti tra loro e distribuite in modo disomogeneo ed esteso, 27\% è la differenziata. Nei prossimi giorni verranno consegnati a casa dei veneziani di Cannaregio i materiali informativi: il pieghevole "informa", gli adesivi da appiccicare ai sacchetti ed il fumetto dei due comici Carlo e Giorgio, testimonial della campagna promozionale Vesta. Sarà possibile trovare i medesimi materiali oltre che personale addetto disponibile per chiarimenti e informazioni nei gazebo che verranno allestiti da Vesta (condizioni meteo permettendo) sabato 19 maggio in campo Santi Apostoli e rio Terà Farsetti, vicino al cinema Italia, e sabato 26 maggio in campo Santa Sofia e ancora in rio Terà Farsetti. In questa data con ogni probabilità presenzierà anche la rodata coppia comica che, sotto il gazebo, anticiperà qualche sketch dello spettacolo che il prossimo mese verrà messo in scena. Un'ora di divertimento garantito in cui Carlo e Giorgio rivisiteranno la canzone di Branduardi "alla fiera dell'est": protagonisti un "sacheto de scoase", tante pantegane e simpatici gattoni.
Daniela Pierobon
News correlata a: [ Rifiuti ] [ NL 02.2005 - I Rifiuti ] [ Dibattito sui rifiuti ]

 

28/01/2007 - I dubbi e le perplessità raccolti dalla Bocca della Verità

Tratto da "Il Gazzettino" del 28/01/2007

Molti sono i dubbi e le perplessità che la "Boca" ha raccolto ultimamente dai Veneziani, siano essi privati cittadini o commercianti, circa la raccolta differenziata in centro storico e in particolare nella zona che copre idealmente il "triangolo" S. Giacomo dell'Orio - Rialto - S. Polo. E' infatti in questa zona della città che la presenza di attività commerciali supera notevolmente quella relativa alla residenzialità. Prendendo spunto dal messaggio lasciatoci da Luigi, che riassume in pratica un po' tutti i problemi maggiormente sentiti, abbiamo ritenuto fosse utile portare la "Boca" fra la gente e raccogliere così le impressioni "in diretta". Senza dimenticare altri aspetti importanti della raccolta differenziata esposti allo Sportelo Laguna da Antonella.

Venezia & Venice

Cara Boca de le Denunzie ai Savi, sono da sempre un convinto sostenitore della raccolta differenziata, quindi è con un certo dispiacere che mi rivolgo a voi. Io abito in terraferma e ogni mattina vengo a Venezia per aprire il mio negozio, ma non arrivo mai prima delle 9-9.30, dato che la serranda per i miei clienti l'alzo alle 10.30. È praticamente impossibile, quindi, poter rispettare l'orario delle 8 imposto da Vesta per il deposito di immondizie da asportare. Ho chiesto direttamente agli spazzini come poter ovviare a tale problema, ma loro - gentilissimi e disponibili sia ben chiaro - hanno potuto soltanto farmi presente che ci sono delle precise direttive a riguardo e che loro non possono farci nulla. Ovviamente, io mi guardo bene dal lasciare immondizie alla chiusura, perché di notte scatenerei topi e gabbiani...Che posso fare? Possibile che sia l'unico in tale situazione? Come poter chiedere a Vesta di intervenire?(L.F.)

Ritengo che, così com'è partita, la raccolta differenziata non funzioni. Troppi vincoli di orari difficili da rispettare, soprattutto per negozi o esercizi che non possono tenersi in casa le immondizie per troppo tempo. Chiedo se non sia possibile prevedere una raccolta differenziata che operi in maniera specifica in un modo per i privati cittadini e in un altro per i commercianti, perché diversi sono le esigenze e i problemi. Inoltre, per la natura stessa della città e il suo valore storico/architettonico, perché non provvedere all'asporto rifiuti anche di domenica? E infine: com'è che nessuno ha pensato alla raccolta dei rifiuti speciali come spray o batterie ai quali si dovrebbe dedicare la massima attenzione? A Padova, una volta alla settimana un pullmino appositamente attrezzato gira per la città a raccogliere questo tipo di rifiuti , perché non fare una cosa simile a Venezia, con una barca che settimanalmente segua un percorso con soste in zone pre-stabilite?(Antonella Roncaglione) Ho un'attività commerciale a Rialto e per me diventa davvero problematico rispettare gli orari di ritiro dei rifiuti decisi da Vesta, e come me molti miei colleghi. Inoltre nessuno di noi ha magazzini capienti dove poter stoccare i rifiuti . Ci pensi Vesta a trovare degli spazi coperti da adibire a centri di raccolta in cui noi lasciamo l'immondizia che poi gli operatori ritirano negli orari per loro più comodi.(Armando)

Un'idea per la raccolta differenziata degli operatori dell'ortofrutta di Rialto. Ora che dovrebbero risistemare l'area, togliendo la fila di banchi attualmente vicina al Canal Grande (e alle scoasse), perché non utilizzare lo spazio libero che viene a crearsi (tra l'altro già riparato da tettoia) come area per la raccolta delle cassette dei rifiuti del mercato in attesa che arrivino le barche?(M.S.)

Una domanda: com'è che a noi privati cittadini si chiede di raccogliere la plastica, i nylon, le lattine, e invece ai fruttivendoli o ai macellai del mercato le cassette di plastica gliele fanno gettare nell'immondizia normale?(N.P.)

Macchè raccolta differenziata? Ho visto con i miei occhi gli spazzini in calle dei Boteri buttare tutto insieme : differenziata e umido... Ci dicano il perché(Liliana)

Chiedo a chi di dovere una spiegazione sul perché la raccolta differenziata non contempla anche il legno, che a me risulta si possa riciclare insieme alla carta. Con tutte le cassette che si vedono buttare via al mercato, sarebbe anche questo utile.(R.M.)

Ma quale raccolta differenziata... Pensino invece a pulire meglio le strade!(Ivan)

Pur capendo i problemi che può avere Vesta nel gestire la raccolta differenziata in una città unica, in tutti i sensi, come è Venezia, mi chiedo come mai non si possa rendere tutto più agevole anche per gli spazzini, che lavorano come dei matti in questo periodo, allestendo dei cassonetti per la raccolta delle immondizie inerti come in tutte le altre città del mondo.(E.C.)

Ringraxiemo Vesta che el ne gà diferenxià al menù!(I cocai del mercà de Rialto)
News correlata a: [ Rifiuti ] [ NL 06.2005 - Il "Concorso che Puzza" ] [ Dibattito sui rifiuti ]

 

11/12/2006 - Anche Santa Croce e San Polo entrano nel club del riciclo

Tratto da “La Nuova” del 11/12/2006

Anche Santa Croce e San Polo entrano nel club del riciclo Immondizia: follia ambientale della società dei consumi, grande affare per chi si occupa dello smaltimento e, per Venezia, incubo dei bilanci pubblici, alle prese con una città da 60 mila abitanti, che ne paga per circa 80 mila, ma ne produce e smaltisce ogni giorno per 110 mila: a fronte di una media provinciale di 500 chili scarsi di rifiuti pro capite 1'anno, per le statistiche (che non tengono conto dei turisti ma solo dei residenti) ogni veneziano ne produce oltre 850.
Il che, fatti due conti, significa un surplus di costi pari a 12 milioni di euro nel 2006, solo in parte coperti con le entrate della Ztl (i ticket sui pullman turistici passeranno nel 2007 a Asm), per il resto sanati dal- 1'amministrazione comunale, che ora ha deciso di battere cassa. Non dai residenti (la Tia non aumenterà, neppure per 1'adeguamento all'inflazione, ha assicurato anche 1'assessore all'Ambiente Belcaro), ma per le categorie. Ai veneziani, però, viene chiesto altro. Così, mentre 1'amministrazione si appresta a varare - tra le altre misure - un aumento della Tia pari a circa il 20% per la filiera turistica (alberghi, ristoranti, esercizi), altri 11 mila veneziani sono chiamati da oggi a modificare le loro abitudini, adeguandole ad un ritmo maggiormente ambientalista. Dopo le 12 mila utenze di Dorsoduro e San Marco, infatti, anche gli 11 mila residenti di Santa Croce e San Polo sono chiamati a familiarizzare con la raccolta differenziata.
Dunque, s'incomincia oggi con una giornata che certa- mente a molti servirà per liberarsi casa, per 1'ultima volta: a Vesta non si aspettano certo una partenza con il botto, dal momento che si giunge da una settimana alquanto difficile, tra assemblee del persona- le e feste.
Il calendario. Dunque, tutti i giorni il netturbino porterà via rifiuti organici e residui, che ai tempi del via della sperimentazione a Dorsoduro est venivano raccolti solo due, infine, tre giorni la settimana.
L'aspetto più fastidioso - dover convivere con i propri rifiuti per 48 ore - perciò, viene meno. Domani - come ogni martedì e venerdì - tocca a carta e cartone: devono essere consegnati puliti e legati con lo spago o dentro sacchetti di carta. Mercoledì e sabato, tocca ai contenitori di vetro, plastica e alle lattine (da quelle per le bibite a quelle del tonno o dei pelati), che vanno sciacquati e ripuliti dai residui di cibo. Qui 1'unica attenzione: nei giorni scorsi, Vesta ha re- capitato ad ogni utenza una confezione di adesivi, che vanno appiccicati sul sacchetto (uno qualsiasi) che contiene vetro, plastica e lattine. La dotazione dovrebbe bastare fino a primavera e Vesta provvederà a inviarne di nuovi.
Gli orari. E' il tasto delica- to della raccolta dei rifiuti, dif ferenziata e non: il rispetto dell'orario di conferimento, lo stesso dal 1993 (non prima del- le 6, non dopo le 8), ma mai adeguatamente rispettato.
Carlo&Giogio. Sono sin dall'inizio i testimonial di Ve- sta: come già hanno fatto ne- gli ultimi week end, anche sa- bato 16 incontreranno i vene- ziani in Pescheria, in campo San Polo e San Giacomo dal- 1'Orio, dove Vesta organizzerà alcuni stand informativi.
I risultati. Finora le categorie hanno partecipato con scarso entusiasmo alla raccolta, soprattutto a San Marco, dove pure sono numerosi gli esercenti. Risultato: a Dorsoduro la quota di rifiuti riciclati è del 29%, a San Marco del 26%. L'obiettivo per il 2007, è il 35%. Spiega Vesta che quando questa quota sarà raggiunta - ma in tutta la città: traguardo lontano - «sarà possibile contenere i costi della Tia».
News correlata a: [ Rifiuti ] [ Dibattito sui rifiuti ] [ NL 06.2005 - Il "Concorso che Puzza" ]

 

10/12/2006 - In aumento le discariche abusive in laguna

Tratto da "Il Venezia" del 10 dicembre 2006 - pag. 31
di Manuela Lamberti - manuela.lamberti@epolis.sm

Rifiuti abbandonati, mobili lasciati in mezzo alla strada, immondizie che crescono nottetempo. Vere e proprie discariche a cielo aperto. A due passi dal centro. Che deturpano la bellezza dei luoghi e marchiano le strade come segno di inciviltà.
A VENEZIA Vesta interviene complessivamente più di dodici volte al giorno per portar via gli ingombranti, ossia 350 volte al mese. Un numero elevatissimo se si pensa che questo scherzo costa alla collettività 500mila euro all'anno. Soldi che, secondo il presidente dell'azienda, Armando Zingales, sono «rubati alla collettività». E che potrebbero essere spesi diversamente. Magari per migliorare i servizi. Eppure spuntano come funghi, da Sant'Elena a San Francesco della Vigna, da Sant'Erasmo a Murano. In totale sono più di una decina solo a Venezia. In terraferma, invece, le discariche censite sono 57. Luoghi prescelti dai cittadini quali depositi abusivi per liberarsi di frigoriferi, mobili, sanitari, materassi, ma anche amianto e sostanze nocive. E i cittadini “vir tuosi” sono esasperati. Tanto che minacciano di andare a frugare personalmente nella spazzatura per colpire - e denunciare - chi abbandona i rifiuti. Come nel caso del Faro, zona centrale di Murano, crocevia di turisti, ormai diventata un immondezzaio, non solo antiestetico ma anche non igienico e pericoloso per gli abitanti stessi. E allora Arnaldo Toso, titolare di una vetreria, ha deciso di immortalare con la macchina fotografica lo scempio. Non solo. Promette di rivolgersi ai carabinieri per fermare quella che sembra essere diventata una pessima abitudine. Ma anche a due passi dal cimitero dell'isola, ormai da anni, si forma quotidianamente una discarica con un ammasso inverosimile di rifiuti lasciati nelle ore notturne. E a nulla sono valsi gli appelli di Vesta nè tantomeno i divieti di scarico affissi per far desistere gli ignoti vandali. E COSÌ A VESTA non resta che potenziare il servizio di raccolta ingombranti, anche nei fine settimana. «E' impossibile fare un servizio su chiamata - sottolinea Riccardo Seccarello, dell'ufficio stampa - contiamo però di migliorare il servizio, per esempio estendendolo al sabato e alla domenica dietro il pagamento di un modesto corrispettivo. Speriamo serva a qualcosa». D'altronde, il fenomeno è in aumento. E in qualche modo bisogna pur arginarlo. «In realtà il compito nostro sarebbe quello di spazzare le strade - rimarca il presidente Zingales - voglio dire che chi abbandona i rifiuti ruba i soldi degli altri cittadini, è un concetto che deve risultare chiaro a tutti. Forse la gente non ricorda o non sa che ci sono i luoghi appositi per gli ingombranti: gli ecocentri e un servizio di telefonata e raccolta gratuita». E secondo Zingales è ingiustificabile che le aziende non conoscano queste direttive. «Non possiamo potenziare il servizio perchè non abbiamo i soldi per farlo ma possiamo solo permetterci di migliorarlo - spiega - e nel frattempo stiamo aspettando che decolli il sistema di ispettori ambientali». Al più presto, quindi, i non virtuosi saranno puniti con delle vere e proprie sanzioni. Se la prevenzione non ha finora sortito alcun risultato, infatti, almeno stando ai dati, a far retrocedere gli incuranti dell'ambiente e del bene pubblico saranno delle consistenti multe. «Per dare l'esempio, appunto - conclude Zingales - che non stai scaricando i rifiuti ma stai rubando al tuo vicino».
News correlata a: [ Ambiente ] [ Rifiuti ] [ Dibattito sui rifiuti ]

 

08/12/2006 - Il sindaco annuncia l'aumento della TIA e alle categorie economiche

Tratto da "Il Venezia" del 8 dicembre 2006 - pag. 31
di Manuela Lamberti - manuela.lamberti@epolis.sm

Non è politica. E' matematica. Il sindaco lo dice chiaramente. I costi aumentano di anno in anno e il Comune fa la parte di Pantalone: paga. E in una città dove esistono manifestazioni e tradizioni popolari da conservare e tutelare, economicamente Venezia viene trattata al pari di Padova, Vicenza o Treviso. «MA NOI - scandisce Massimo Cacciari - non siamo Padova, anche se siamo trattati come tale». E' per questo che, come annunciato ieri dal primo cittadino, il Comune quest'anno sarà costretto a fare una manovra per quanto riguarda la Tia (tariffa igiene ambientale) da applicare alle categorie economiche. Perchè per organizzare Carnevale, Redentore, la Regata Storica, capodanno, Venice Marathon, la Festa dei sapori, la notte bianca e quant'altro non è solo necessario un budget per l'organizzazione dei singoli eventima anche i costi aggiuntivi dovuti alla presenza delle migliaia di turisti che vi partecipano. E così
Cacciari snocciola qualche dato.
E prende come esempio Vesta. Ogni anno a carico dell'azienda ci sono 100 giornate lavorative in più per far fronte agli eventi. E poi ci sono i costi. Solo per Carnevale 280 mila euro in più per spazzamento e asporto rifiuti, 55 mila euro per Capodanno, Redentore e Regata storica, 60 mila euro in occasione della Mostra del Cinema e 115 mila euro per altre manifestazioni come Venice Marathon, la notte bianca, la festa dei sapori e altre minori ma importanti per il territorio. Solo per Vesta, alla fine dei conti, si arriva a oltre mezzo milione di euro.
«Bisogna poi tener conto che i costi aumentano ogni anno mentre da 15 anni i trasferimenti al Comune diminuiscono - ha polemizzato Cacciari - e questo solo per parlare di Vesta, senza tenere poi in considerazione le spese sostenute da Actv e altre società partecipate del Comune». Per questo, ha sottolineato, si rende sempre più necessaria la creazione di una società per gli eventi, di portata internazionale, in grado di organizzare, strutturare gli eventi e cercare sponsorizzazioni. Questo per sostenere il Comune nel capitolo di spese pubbliche per le manifestazioni in città. L'agenzia sarà una struttura pubblica-privata. «Ma si potrà fare solo se ci sarà un pieno e finanziariamente consistente impegno privato» ha chiosato Cacciari.
News correlata a: [ Tia e categorie economiche ] [ Dibattito sui rifiuti ] [ Rifiuti ]

 

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