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Autore: ENZO PEDROCCO

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NL 06.2005 - Il "Concorso che Puzza"

nl pandora
Siamo lieti di inviarti il sesto numero della Newsletter del Progetto Pandora, network nato per promuovere lo sviluppo sostenibile della città di Venezia (http://www.feempandora.it).
Ogni notizia è seguita da un collegamento nel quale potrete trovare approfonditi gli argomenti trattati.
Buona lettura!


Numero 6.2005 - Il "Concorso che Puzza"


Pandora e la Partecipazione
* I risultati de “Il concorso che puzza”
* La Consulta per l'Ambiente patrocina l'iniziativa degli studenti IUAV sul Mo.S.E.


Informarsi in Pandora
* Sostenibilità: la gestione dei plateatici
* Rilancio della lettera al Sindaco Cacciari
* Ultime su Pandora: nuova versione grafica


Comunicare in Pandora
* Quattro chiacchiere con... i partecipanti alla festa conclusiva del "concorso che puzza"
* L'impronta ecologica in Italia
* Nuovi sondaggi


In evidenza: partecipazione e sostenibilità
* Abbiamo letto per voi
* Abbiamo "navigato" per voi


La Newsletter


 


Pandora e la Partecipazione


I risultati del “Concorso che puzza”


Il 15 novembre ha avuto termine il "concorso che puzza". Centocinquanta le foto in gara che sono state votate on-line dal 3 al 14 novembre su www.feempandora.it. Più di trecento hanno fatto parte della giuria popolare che ha designato il vincitore: a furor di popolo ha vinto con il 34% dei voti la foto "Souvenir da Venezia" di Matteo Borin.
      La cerimonia di premiazione è stato molto animata e suggestiva.

Alle ore 18.00 i bambini della scuola elementare Renier Michele si sono esibiti in una canzoncina rap sul tema delle "scoasse".
Successivamante il gruppo RifiutArti ha eseguito la performance artistica "fuori orario" che a partire dal sotoportego de Siora Bettina hanno fatto migrare gli spettatori verso la Pescheria.
Qui è stato analizzato il contenuto di alcuni sacchi di rifiuti prelevati dai vari sestieri di Venezia durante le incursioni notturne di una misteriosa squadra di "cacciatori di scoasse". I rifiuti sono stati smistati in alcuni secchi secondo la composizione (carta, plastica, vetro, metalli, materia organica, materiali non identificabili) e contemporaneamente parte di questi sono stati imbustati e disposti ordinatamente sul pavimento della pescheria.
«Il contenuto dei sacchi predati è stato svelato, deviato dal suo destino di fiamme ed oblio, riportato all'attenzione di chi aveva consumato e dimenticato. Produci, consuma, brucia... l'inevitabile successione è stata invertita, gli scarti sono diventati materiali che rivelano tutte le loro possibilità inespresse, il riutilizzo più o meno creativo, il recupero come nuova materia».



Al termine termine della performance del gruppo RifiutArti - e dopo un lauto rinfresco! - si è proceduto all'assegnazione dei premi delle prime foto classificate:
- Primo classificato: "Souvenir da Venezia" di Matteo Borin (105 voti);
- Secondo classificato: "Senza titolo" di Michele Mentasti (33 voti);
- Terzo classificato: "Ora il cesso è completo" di n.d. (32 voti);
- Quarto classificato: "Uno bouquet... di imondizia???? II" di Carla Luís (23 voti).



Segnaliamo: i divertentissimi i commenti che i giurati hanno lasciato a seguito della loro preferenza sono disponibili nella classifica completa.
Vedi le foto dei vincitori
Vedi la classifica completa


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La Consulta per l'Ambiente patrocina l'iniziativa degli studenti IUAV sul Mo.S.E.


La Consulta per l'Ambiente del Comune di Venezia ha deciso di patrocinare un'iniziativa promossa da alcuni studenti dello IUAV per un confronto sul tema del MO.S.E.
L'incontro, strutturato come dibattito tra favorevoli e contrari al Progetto (le stesse domande verranno poste alle due parti, lasciando lo stesso tempo di risposta) è programmato per lunedì 19 dicembre 2005 alle ore 17.00 presso l'aula Magna della sede Tolentini.

Hanno già dato la loro disponibilità a partecipare all'iniziativa i professori Lorenzo Bonometto e Andreina Zitelli (membri del gruppo di lavoro nominato dal Sindaco per un confronto tra gli interventi alternativi alle bocche di porto) e il prof. Stefano Boato (membro della Commissione di Salvaguardia del Comune di Venezia).
Il moderatore del dibattito sarà Silvio Testa, giornalista del Gazzettino che da anni si occupa dell'argomento.
In Pandora è stato aperto un forum di discussione dedicato al tema con lo scopo di raccogliere domande, indicazioni, dubbi da "presentare" durante l'incontro.
Partecipa al dibattito
Vai alla sezione della Consulta per l'Ambiente.


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Informarsi in Pandora


Sostenibilità: la raccolta differenziata e l'esperienza di Jennifer


Foto inviata da JenniferAbbiamo raccolto la testimonianza di Jennifer sulla raccolta differenziata.
«Vivo sul Rio di San Vio, nella zona sperimentale per la raccolta differenziata.
Purtroppo, tenendo conto dei risultati di questo esperimento, direi che l'applicazione della raccolta differenziata in tutta Venezia, come viene gestita oggi, ci porterà solo ad un stato di ulteriore degrado e mala sanità!
I punti deboli di questo esperimento, secondo la mia personale esperienza sono:
1. Una mancanza totale di controlli da parte del Comune.
2. Un' inadeguata gestione generale della situazione per mancanza di personale addetto. L'ufficio della polizia ambientale mi ha comunicato che ci solo 6 persone, per tutta la provincia di Venezia, e che non possono assegnare personale per fare controlli nonostante siano consapevoli della situazione.
3. L'ufficio per la distribuzione dei sacchi è aperto i lunedì e i mercoledì dalle 9.00 - 12.00, questi orari non tengono conto di chi lavora o di chi risiede a Venezia saltuariamente.
4. Gli operatori ecologiche, con il compito di spazzare, incominciano intorno alle 7.00 mentre gli operatori con il compito di raccogliere i sacchi dell'immondizia passano in orari che variano tra 8.30 e le 10.30. Questa sistema illogica viene applicata per tener conto degli orari dei operatori.
Nei giorni per la raccolta dell'umido, i sacchi, nel frattempo, vengono aperti dai gabbiani, dei picconi e per fino dai topi e quello che viene sparso per le fondamenta e calli rimane lì fino, almeno, al giorno successivo.
5. Il successo di un'iniziativa del genere non deve e non può dipendere dal livello di civiltà dei singoli residenti. Molti residenti non rispettano ne il giorno della raccolta ne usano i sacchi appositi. Gli operatori sono autorizzati a raccogliere solo i sacchi d'immondizia conformi alla raccolta differenziata, gli altri sacchi non vengono raccolti.
Inoltre, i residenti che non rispettano la raccolta differenziata non mettono la loro immondizia davanti a casa loro, ma in uno dei 'punti di raccolta comune' che si sono creati sulla fondamenta.
6. La raccolta dell' umido è effettuata solo quattro giorni alla settimana: lunedì, mercoledì, giovedì e sabato. Questo è problematico quando uno deve partire da Venezia per qualche giorno. Dove lascia l'umido se parte per esempio il martedì o venerdì?
Perfino la scelta di cibo viene limitata. Se una persona cucina pesce o mangia melone giovedì deve tenere l'umido fino a sabato mattina! In una città dove la cucina locale è a base di pesce, questa carenza potrebbe perfino avere degli effetti ancora più gravi.
Vi invio una sequenza di foto scattate sulla Fondamenta de Ca' Bragadin, Rio San Vio.»
Jennifer Macmillan-Johnson


Foto 1 - Jennifer Macmillan-Johnson Foto 2 - Jennifer Macmillan-Johnson Foto 3 - Jennifer Macmillan-Johnson


Partecipa al dibattito sui rifiuti
Vai al sondaggio sui rifiuti


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 Rilancio della lettera al Sindaco Cacciari


Nel forum di Pandora si sta continuando a lavorare per la stesura della lettera sul tema dei rifiuti a Venezia da inviare al Sindaco Cacciari. La bozza, elaborata sulla base delle indicazioni emerse dal sondaggio sui rifiuti pubblicato in Pandora ( Vai al sondaggio), è stata modificata inserendo anche la problematica dell'isola ecologica di Calle Nani. La lettera è pubblicata nel forum di Pandora. Se non l'hai ancora letta o se vuoi modificarla Vai al forum.
Prima di Natale la bozza sarà considerata conclusa e condivisa da tutti i nostri lettori ed inviata sia via mail sia in forma cartacea al Sindaco Cacciari.
Grazie per la tua collaborazione.
Lo staff di Pandora


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Ultime su Pandora: nuova versione grafica


Avrai forse notato che alcune pagine del sito PANDORA non rispecchiano la forma e i colori della pagina iniziale.
Stiamo infatti realizzando una nuova versione del sito che speriamo possa essere più leggibile e più usabile e allo stesso tempo permetta un più facile reperimento delle informazioni.
Entro fine dicembre dovremo essere in grado di pubblicare la nuova veste grafica, quindi ti chiediamo di portare un po' di pazienza se le pagine sembrano un po' diverse e non omogenee nel loro insieme.
A questo proposito aiutaci a capire quali sono le parti che ami, quelle che guardi più volentieri, quelle che non ti piacciono e quelle che dovrebbero essere migliorate. C'è qualcosa che ti piacerebbe vedere un po' più in evidenza o che credi sia nascosta?
Ti ringraziamo find'ora per il tuo preziosissimo aiuto.
Dacci il tuo consiglio


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Comunicare in PANDORA :: Racconta la tua Venezia


Quattro chiacchiere con... i partecipanti alla festa conclusiva del "concorso che puzza"


Il 15 novembre scorso si è concluso, con la premiazione dei primi quattro classificati, il "concorso che puzza". La festa finale, aperta da una divertente performance del gruppo artistico RifiutArti, ha avuto un discreto successo soprattutto se si considera la totale autopromozione che ha caratterizzato l'iniziativa.
Tra il pubblico molti partecipanti al concorso, desiderosi di scoprire la foto vincitrice, ma anche molti curiosi attirati da un diffuso passaparola che ha coinvolto tutta la città di Venezia.
 Abbiamo provato a chiedere ad alcuni tra i presenti un commento sull'idea promossa da Claudio e sostenuta anche da www.feempandora.it.

 Da tutti emerge un concreto apprezzamento per l'iniziativa, considerata assolutamente valida perché partendo da un «gesto creativo» è riuscita a mobilitare comuni cittadini (ma non solo!) su un tema scomodo per molti veneziani, i primi a non rispettare sempre le regole. «Penso che sia un miracolo che un veneziano si sia finalmente interessato al problema dei rifiuti - ci dice Miriam - perché la maggior parte dei cittadini che conosco parlano bene ma poi nei fatti... Ancora più incredibile è il fatto che l'idea sia scaturita dal proprietario di un esercizio commerciale, perché tipicamente il commerciante (soprattutto veneziano, se mi è concesso) cerca di badare quasi esclusivamente ai propri interessi... ». «Non solo - aggiunge Adolfina - a partire da un semplice concorso fotografico, si è riusciti a mio avviso anche ad attivare un processo di educazione/sensibilizzare che ha coinvolto comuni cittadini, turisti ed esercenti».
Numerosi anche i suggerimenti per l'Amministrazione che vanno dal sanzionare in modo più duro chi non rispetta le indicazioni per la raccolta dei rifiuti, fino alla sperimentazione di bidoni per i rifiuti creati appositamente per Venezia «magari anche mettendo a frutto le potenzialità di architetti e design dello IUAV - dice Matteo, il vinicitore del concorso - che forse meglio di altri potrebbero individuare una soluzione al problema del "cassonetto" a Venezia».
In un momento come questo, caratterizzato dalle proteste cittadine per la "sperimentazione" delle isole ecologiche e, parallelamente, dall'impegno dell'Amministrazione Comunale nell'individuare una strategia per una raccolta differenziata estesa a tutto il centro storico, non potevano mancare commenti e indicazioni legate proprio a questo tema. «E' urgente - ci dice Jacopo parlando di raccolta differenziata - , definire delle regole razionali e sostenibili chiedendo ai cittadini di rispettarle rigorosamente. [...] Tutto ciò senza però imporre ai residenti disagi insostenibili che certi sistemi di raccolta "industriali" hanno provocato (cfr. il grave problema delle isole ecologiche ed i problemi annessi alla raccolta dei rifiuti delle attività commerciali)». Osserva brontolando Michele: «gli amministratori dovrebbero smetterla di pensare solo alle grandi opere, pensiamo anche alle piccole necessità quotidiane... sicuramente Venezia migliorerebbe e forse anche noi Veneziani ci rendemmo conto che a Venezia la priorità non è solo "Mose si o Mose no"... ».
Ma non è tutto...l'originale concorso di Claudio, infatti, oltre ad aver dato "voce" a desideri e bisogni su un tema sempre attuale a Venezia, ha anche fatto nascere un forte desiderio di continuare ad essere protagonisti propositivi per il miglioramento della città. «Ritengo che sia necessario proseguire l'iniziativa - dice un residente di Calle Nani - coinvolgere più gente (rivolgersi ad altre categorie per sensibilizzarle: i giovani, le scuole, le famiglie e perché no i turisti), dare il massimo risalto all'argomento affinché il lavoro fatto non vada perso e l'amministrazione adotti misure concrete. [...] Penso che solo un'azione continua possa servire. Se si vuole una risposta concreta, una sola raccomandazione : "non mollate"!».
Anche per il futuro vi è, quindi, una sostanziale unanimità nel considerare questa solo una prima positiva esperienza che dovrebbe proseguire ma anche essere "clonata" per altre problematiche di Venezia. L'idea che emerge è quella di non chiudere il vaso di Pandora ma anzi di mantenere sollevato il coperchio per far venire a galla anche altri "mali" da affrontare e discutere con i cittadini che, come ci dice Francesco, «devono poter contribuire attivamente per il miglioramento della propria città, devono conoscere e poter intervenire in decisioni che inevitabilmente riguarderanno anche loro».
I partecipanti intervistati, inoltre, evidenziano come sia importante non solo proseguire ma anche utilizzare strategie comunicative e di coinvolgimento innovative. Come osserva Miriam il successo del "Concorso che Puzza" è legato anche al «rivolgersi ai passanti in modo diretto, che nessuno può fingere di non vedere».


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L'impronta ecologica in Italia


Nel numero precedente della Newsletter di Pandora (  NL 5.2005 ) abbiamo presentato l'impronta ecologica e abbiamo lanciato l'idea di calcolare - seppur in modo semplificato - quanta terra consumano i visitatori di Pandora.
Per avere un confronto riportiamo le impronte ecologiche di province e città d'Italia.
Dobbiamo tener presente però che calcolare l'impronta ecologica di entità locali è più complicato in quanto molti dati sono molto spesso disponibili solo a livello nazionale.
Vediamo quali sono le impronte ecologiche che risultano da alcune indagini:
- la provincia di Bologna (gennaio 2002) consuma 7,45 ha/proc./anno;
- la città di Torino (febbraio 2001) utilizza a 3,3 ha procapite;
- la regione Liguria (maggio 2000) necessita di 3,64 ha/procapite/anno;
- la provincia di Catanzaro (maggio 2001) consuma 4,23 unità di superficie/procapite/anno.
Al fine di rendere confrontabili i dati, è importante che la metodologia prescelta per il calcolo sia la medesima. Siccome le metodologie usate sono molto differenti, consideriamo i valori determinati come qualitativi, ovvero al di là del valore ottenuto consideriamo solo se l'economia della zona interessata è più o meno sostenibile di quella nazionale.
Ad un primo esame, considerando che l'impronta ecologica dell'Italia è di 3,8 ettari globali (WWF, 2004), sembra che la città di Torino abbia un'economia meno sostenibile della media italiana. Gli altri dati sono troppo vicini alla media nazionale per capire se sono sostenibili o meno (problema della diversa metodologia adottata), quindi non ci sentiamo di dare una valutazione in merito.
Ad oggi 17 persone hanno compilato il nostro modulo in Pandora per il calcolo dell'impronta ecologica, mostrando una preponderanza nel consumo da 6 a 7.7 ettari procapite (47.06%).
Aiutaci a capire se siamo più o meno sostenibili.
Calcola la tua impronta ecologica


Per approfondire:
Provincia di Bologna - L'impronta Ecologica
Provincia di Torino - Impronta ecologica
Liguria in rete


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Nuovi sondaggi


Prendendo spunto dal successo riscosso dal “Concorso che Puzza”, abbiamo deciso di lanciare un nuovo sondaggio per provare ad indagare in quale altro ambito, secondo te, potrebbe essere applicata una “strategia” comunicativa e partecipativa come quella attivata da Claudio. Ti invitiamo a partecipare al sondaggio ed eventualmente a contribuire al dibattito lasciando un commento nell'apposito spazio. Darai in questo modo indicazioni precise per possibili azioni concrete nel territorio.


L'iniziativa del "Concorso che puzza" potrebbe essere "clonata" per affrontare quali altre tematiche?
Vai al sondaggio!


Proponiamo di seguito il sondaggio che ci è stato suggerito da Mario su di un tema molto spinoso.


Sei d'accordo sulla costruzione del quarto ponte sul Canal Grande?
Vai al sondaggio!

Idee per nuovi sondaggi? Avete un argomento che vi sta a cuore? Proponete alla redazione un sondaggio, sarà pubblicato in “Pandora Newsletter”! Scrivete a: info@feempandora.it

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In evidenza: partecipazione e sostenibilità


Abbiamo letto per voi


Ludovica Scarpa
Strumenti mentali "Questa casa non è un albergo" e altri segni d'affetto
Cafoscarina


"Sii quello che tu vorresti che il mondo fosse" - Gandhi
Questo pacchetto di strumenti mentali in forma di libro ha due anime: è sia un contributo teorico che un manuale pratico, per tutti.
L'esperienza della realtà è un processo cognitivo, di costruzione della realtà, a partire dalla propria. Rendersene conto e imparare a usare questo potere in prima persona è importantissimo per chiunque, e tanto più per chi progetta e costruisce la realtà in cui viviamo e vivranno le prossime generazioni.

Come passare dall'esortazione all'azione costruttiva?
É con il COME, con il modo in cui noi esseri umani comunichiamo che costruiamo il nostro mondo, la nostra quotidianitá.
Rendersene conto ed occuparsene è importante per chiunque, e tanto piú per chi gestisce forme innovative di partecipazione. In esse il conflitto puó rivelarsi l'occasione per chiarire i bisogni di tutti, la base da cui partire per costruire qualcosa di nuovo.
Le conseguenze pratiche dell'approccio sistemico e del costruttivismo cognitivo sono gli strumenti mentali, da imparare e da applicare nella vita di tutti i giorni, ideati dall'istituto di psicologia della comunicazione dell'universitá di Amburgo.
Ludovica Scarpa li importa e rappresenta in Italia, in corsi e seminari sia all'interno di universitá e master che organizzati da gruppi liberi.
• Per saperne di più, visitate la pagina www.la-capra-canta.it
• Per acquistare on line il manuale www.cafoscarina.it
• Per contattarla o per organizzare corsi di comunicazione costruttiva a tutti i livelli: etnografo@libero.it


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Abbiamo "navigato" per voi


La capra canta
http://www.la-capra-canta.it


Installare un esperto di comunicazione dentro di sé e comunicare in modo costruttivo, autentico ed efficace.
La capra canta: di solito la capra si lamenta.
Perché allora la-capra-canta? Perché prima di imparare a farlo, anche lei, come tutti noi, non sapeva che lamentarsi: il mondo è ben spesso diverso da come lo vorremmo avere, persone care non si comportano come ci piacerebbe, un sacco di cose sono troppo ... o troppo poco ... dopo anni passati nella resistenza e nella lotta col mondo, scopriamo una nuova inaspettata via: e perfino la-capra-canta.
E finalmente con La-capra-canta chiunque impara a rilassarsi, a vedere le cose in un altro modo, a risolvere problemi, a comunicare bene e ad abituarsi a quant'altro ci dia la capacità di aumentare il benessere nella nostra vita quotidiana.


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La Newsletter

La Newsletter PANDORA viene inviata via e-mail ed è curata dal Gruppo di ricerca PANDORA della Fondazione Eni Enrico Mattei.

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