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  5. I settori produttivi

News della sezione I settori produttivi

01/11/2005 - Pesca di frodo, quattro denunciati

Tratto da "Il Gazzettino" del 01/11/2005

Tre tonnellate di vongole veraci sequestrate e ributtate in mare e quattro persone denunciate per violazioni ambientali, sanitarie e pesca abusiva. È il bilancio dei controlli che l'altra notte i carabinieri del Nucleo natanti hanno eseguito a largo raggio su tutto il territorio lagunare. Servendosi anche di barche, per così dire, "in borghese" i militari sono riusciti a cogliere sul fatto i pescatori di frodo prima che questi potessero fuggire e ributtare in acqua il pescato. Senza l'evidenza delle vongole, infatti, l'attività di polizia giudiziaria non permette fare molto soprattutto in relazione alla contestazione della pesca in acque vietate e al danneggiamento del fondo lagunare mediante la rasca a motore.
L'operazione si è svolta in due momenti distinti. Il primo si è svolto sulle acque di fronte a Porto Marghera. Acque il cui fondale è altamente inquinato da metalli pesanti e sostanze tossiche. Nel secondo caso i "caparozzolanti" hanno avuto l'ardire di mettersi a raccogliere i molluschi poco distante da San Giorgio e quindi dalla base navale della guardia di finanza. Infatti i militari li hanno individuati e circondati prima che potessero scappare.
News correlata a: [ Inquinamento ] [ Biodiversità ] [ I settori produttivi ]

 

28/01/2005 - Coinvolte circa dieci aziende che da secoli producono questi vetri speciali

Tratto da "Il Gazzettino" del 28 gennaio 2005 - pag. VII

Muranesi sì, veneziani no. I perlai del centro storico dopo quattro anni di proteste tornano alla carica e denunciano ancora una volta l'esclusione della tradizionale produzione delle perle veneziane di vetro dal Marchio del Vetro Artistico di Murano. Ad alzare la voce contro la "grave dimenticanza" della legge regionale n.70 del 23/12/1994 sono una decina di aziende del centro storico, alcune delle quali risalgono alla metà dell'800 e danno lavoro complessivamente a un centinaio di addetti. L'esclusione dal Marchio, il bollino che viene dato secondo particolari criteri esclusivamente a quelle aziende che producono a Murano, starebbe mettendo a repentaglio la sopravvivenza di queste aziende che oggi si trovano sbaragliate dalla concorrenza sleale dei paesi asiatici e dell'est.
"Siamo stati in Comune e in Provincia dove il nostro appello è stato accolto da tutte le forze politiche, le quali hanno votato all'unanimità a favore dell'inserimento delle perle veneziane nella legge regionale -spiega il portavoce delle aziende, Giulio Proietto- nel 2002 abbiamo presentato in Regione una proposta di modifica alla legge sul Marchio e da allora non abbiamo più avuto alcuna risposta, probabilmente per non assumersi le responsabilità conseguenti a una risposta negativa". Eppure, in questi anni le aziende hanno investito nella modernizzazione delle strutture, nell'adeguamento rispetto ai vincoli ambientali e nella promozione del prodotto favorendo l'espansione di un mercato internazionale. Soprattutto, questi perlai veneziani utilizzano come materia prima, ormai da secoli, il vetro di Murano."Nonostante tutto siamo equiparati a chi produce nei paesi dell'est europeo o nel terzo mondo -prosegue Proietto- siamo appena tornati dalla fiera Macef dove abbiamo constatato che c'è un'invasione di prodotti cinesi e indiani e noi non abbiamo neppure il Marchio per difenderci. Che cosa possiamo fare? L'unica alternativa è quella di trasferirci a Murano: in quel caso, però, le amministrazioni locali, la Regione in primis, dovranno impegnarsi a trovarci i finanziamenti per sopportare i costi di tale eventuale trasferimento". E visto che ormai siamo in periodo di elezioni, i perlai annunciano una contro-campagna elettorale.
"Siamo una realtà ma veniamo trattati come "buzzurri" -conclude- a questo punto qualcuno deve esprimersi e prendersi le proprie responsabilità altrimenti inizieremo una nostra campagna elettorale. E vi assicuriamo che conterà di più un manifesto contro che uno a favore".

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27/01/2005 - Pesca, nuove barche garanzia di sicurezza

Tratto da "Il Gazzettino" del 27 gennaio 2005 - pag. X

La bozza del bando per l'accesso a contributi comunitari che lo Sfop, Strumento finanziario di orientamento per la pesca, mette a disposizione, è senza dubbio un segnale positivo. La necessità di arrivare quanto prima al testo definitivo del bando vero e proprio consiglia, a parere di Ettore Ianì, presidente di Lega pesca, "alcune modifiche che riteniamo fondamentali per essere maggiormente in linea con le disposizioni comunitarie e per evitare inutili scivoloni". Per Lega pesca vanno incentivati i mestieri meno impattanti con l'ecosistema, va ringiovanito l'organico dei pescatori inserendo in un mondo fin qui esclusivamente maschile anche le donne.
Il testo della bozza, conviene Ianì, contiene già alcune novità importanti per i pescatori come la possibilità di includere tra le spese ammissibili anche la sostituzione del motore. La flotta italiana, forte di 16mila natanti, vanta il poco invidiabile record dell'età media dei pescherecci, che risulta di 26 anni. Una condizione che contraddistingue buna parte dei pescherecci di Chioggia e impone il rinnovamento del parco mezzi come passaggio ormai ineludibile anche per garantire condizioni di sicurezza in mare agli operatori. "A preoccupare Lega pesca - spiega Ianì - sono i potenziali rischi legati ai criteri di valutazione per le graduatorie: è necessario raccordarsi con i criteri comunitari che ispirano la misura degli ammodernamenti all'interno della politica strutturale e cioè un miglior equilibrio tra risorse e cattura, la riduzione della potenza dei motori, il miglioramento della sicurezza di bordo e la promozione del lavoro giovanile e della presenza femminile".
Per questo i criteri della graduatoria, secondo Lega pesca, debbono favorire la riconversione di alcuni sistemi di pesca quali lo strascico e le "draghe", che rappresentano all'incirca l'80 per cento della pesca di Chioggia, accordando un congruo punteggio ai progetti che prevedono il raggiungimento dei traguardi sopra indicati.
Infine Lega pesca raccomanda di applicare un filtro selettivo che individui, quanto a concessione dei contributi, i veri casi di danneggiamenti provocati da calamità naturale mettendo in atto "specifici meccanismi di tutela che possano escludere ogni forma di dolo. Altrimenti si rischierebbe di premiare chi ha causato un incidente, o, peggio, di incentivarne in vista di un punteggio maggiore nelle graduatorie".
News correlata a: [ I settori produttivi ] [ Pesca ]

 

25/01/2005 - Varato un odg in favore del Vetro artistico di Murano

Tratto da "Il Gazzettino" del 25 gennaio 2005 - pag IV

Tutti d'accordo in consiglio comunale sul fatto che il vetro di Murano sia da salvaguardare e che la giunta debba dare avvio ad una serie di iniziative "necessarie alla tutela e al rilancio del Distretto del vetro artistico di Murano, compresa la sottoscrizione di un nuovo patto per Murano condiviso da tutti i soggetti coinvolti (Parlamento, Governo, Enti locali, associazioni di categoria, organizzazioni sindacali) e che contenga proposte concrete di infrastrutturazione materiale ed immateriale dell'isola e infrastrutturazione materiale e immateriale dell'isola e soluzioni adeguate ai molteplici problemi che attanagliano, ormai da tempo, l'industria del vetro a Murano". L'ordine del giorno portato dall'assessore Luciano De Gaspari è stato sottoscritto da tutti i gruppi politici e portato a tarda notte all'approvazione del consiglio comunale. E così in dirittura d'arrivo si è voluto regalare ai vetrai dell'isola le linee guida per un rilancio dell'attività mediante il rafforzamento del marchio del vetro artistico di Murano e l'inserimento del vetro muranese tra le produzioni tutelate dalla legge sul made in Italy. Viene anche predisposto il rilancio della Scuola Abate Zanetti come centro di cultura del vetro artistico e incentivate la sperimentazione della tecnologia di ossicombustione e la sua fattibilità, nonchè lo studio di una rete fognaria industriale, di una stazione sperimentale del vetro e un percorso che porti il Distretto di Murano ad una certificazione ambientale d'area. «È la seconda volta nella storia che il consiglio comunale affronta i problemi di Murano, anche se in zona Cesarini - è stato il commento a caldo del segretario di Confartigianato Venezia, Gianni De Checchi - Resterà come segnale politico per la prossima amministrazione, sono state indicate una serie di strade tecniche che cercheremo di portare avanti».
Il Consiglio comunale ha anche approvato la variante al piano regolatore per l'area di Villabona a Marghera, grazie al ritiro, da parte dell'opposizione, della maggior parte degli emendamenti. La variante è passata con una piccola modifica del Pep. Approvate anche la delibera che prevede a Pellestrina l'ampliamento del parcheggio e la costruzione di due negozi nell'area del vecchio municipio, e il piano di recupero di iniziativa privata "Area Preo" a Porto Marghera, in via Fratelli Bandiera di un nuovo centro commerciale di 5802 mq. complessivi.
Non è nata invece Venice Card spa. Il consiglio comunale, con molte pause di riflessione per discutere gli emendamenti, alla fine ha bocciato la nuova società (10 favorevoli, 13 contrari e l'astensione di tutto il polo rossoverde) che dovrebbe nascere dalla fusione di Vela e Venice Card - Le carte di Venezia, di cui il Comune dovrebbe possedere il 16,5 per cento del capitale sociale e Actv il 77,6 per cento. In questo modo il comune manterrebbe il controllo, indiretto, del capitale sociale del soggetto giuridico trasformato, in virtù della sua partecipazione pari al 64,75 per cento in Actv. La nuova società dovrebbe effettuare una gestione integrata delle Ztl Bus (Vesta), della Gat (approdi turistici - Asm); delle attività di vendita dei biglietti trasporto (Vela), della nuova Carta musei (Comune), delle carte via Internet (Alata), della prenotazione parcheggi e vendita biglietti di parcheggio (Asm); potenziamento della gestione e vendita dei biglietti Biennale, Fenice, cinema, eventi culturali ed eventi sportivi (Vela) anche attraverso Internet (Alata), nonchè della vendita di ogni altra carta (carta diamante, carta residenti, etc.).
Minacce infine sull'approvazione del bilancio. Il presidente dell'8. commissione Luciano Pomoni ha avvisato i consiglieri comunali che se non si risolverà entro oggi la vertenza dei segretari delle commissioni, non convocherà più la commissione (in programma domani) per la discussione del bilancio 2005.


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