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Autore: ENZO PEDROCCO

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  5. Trasporti

Trasporti

vaporetto Il centro storico di Venezia è collegato alla terraferma dal Ponte della Libertà, lungo circa 4 Km, sul quale transitano autovetture e treni: con il treno si arriva alla stazione di S. Lucia che si affaccia direttamente sul Canal Grande; con l'auto (o con gli autobus di linea) è possibile raggiungere il terminal di Piazzale Roma e quello del Tronchetto unici punti della città con spazi adibiti al parcheggio dei mezzi che una volta giunti in città occorre lasciare.
E' possibile arrivare a Venezia anche in aereo. L'aeroporto Marco Polo, ubicato a Tessera sulla terra ferma, dista pochi chilometri dal centro storico ed è facilmente raggiungibile sia con gli autobus ed i vaporetti della ACTV, sia con i motoscafi privati (taxi).
La città è servita, infine, da numerose linee di navigazione regolari ma più intense nel periodo estivo che approdano al terminal passeggeri di Marittima sul canale della Giudecca.
A Venezia, il sistema di trasporto pubblico e privato è chiaramente condizionato dall'ambiente lagunare. Qui non transitano automobili, non circolano biciclette, non è possibile spostarsi con moto di qualsiasi dimensione e cilindrata, ed anche l'utilizzo dei tradizionali pattini a rotelle o dei diffusissimi skateboard è vietato.
La presenza di canali navigabili, ponti, calli più o meno strette, se da un lato costituisce una peculiarità e, quindi, una delle attrattive di Venezia, dall'altra rende particolarmente difficile lo spostamento soprattutto in casi di acque alte eccezionali, che ostacolano il transito sotto alcuni ponti, e in particolari periodi dell'anno caratterizzati da un elevatissimo afflusso turistico. In città, quindi, la circolazione di beni e di persone che si possono spostare contemporaneamente è molto limitata ed è causa spesso di perdite non solo di tempo, ma anche, naturalmente, economiche.
Il trasporto pubblico interno è garantito sia da mezzi a motore come taxi acquei, vaporetti, motoscafi e motonavi dell'ACTV che percorrono il Canal Grande e altri canali della città e collegano Venezia alle principali isole della laguna, sia dai mezzi a remi.

Lungo sei punti del Canal Grande sono dislocate delle gondole che offrono un servizio di trasporto a remi. Questo servizio è ben diverso da quello svolto dai più costosi gondolieri che conducono i turisti lungo i suggestivi canali della città. Anche se le imbarcazioni utilizzate sono molto simili, mentre le prime sono rivolte principalmente ai veneziani che per necessità devono attraversare le sponde del Canal Grande, le seconde sono invece utilizzate esclusivamente dai turisti che desiderano vivere l'esperienza unica del viaggio in gondola per i canali della città.
A molti viene spontaneo pensare che tutti i veneziani posseggano una barca che utilizzano per spostarsi quotidianamente così come fa la quasi totalità dei cittadini della terraferma con la propria auto. In realtà la mancanza di spazi per ormeggiare e i costi spesso elevati, necessari per l'acquisto e per la manutenzione di un'imbarcazione, costringono chi ne possiede una ad utilizzarla soprattutto come mezzo di svago domenicale per le gite in laguna.
Da una ricerca svolta dal Coses è risultato che mediamente ogni giorno in città circolano fino a 30.000 passeggeri e le barche utilizzate sono per il 97 % a motore e solo per il restante 3% a remi. Uno dei principali problemi legati al trasporto acqueo a motore è il “moto ondoso”. Il transito delle barche a motore, infatti, oltre ad essere concausa dell'inquinamento acustico e idrico, provoca onde continue che favoriscono l'erosione della laguna mettendo in pericolo allo stesso tempo la struttura stessa della città. La pressione idrica delle onde degli scavi (spesso non consoni per dimensioni e velocità all'ambiente lagunare) e delle eliche dei motori, infatti, provoca danni sia alle fondamenta degli edifici prospicienti l'acqua sia alle delicate strutture del sistema lagunare. (velme, barene, fondali) che sono fondamentali per tutta la sopravvivenza di questo delicato ecosistema lagunare.