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  4. Dibattito sul Mose

News della sezione Dibattito sul Mose

21/07/2006 - Il Comitatone non ferma i lavori del Mose

Tratto da Il Gazzettino del 22 luglio 2006 - pag I

Istruttoria di due mesi, da qui al 30 settembre, sulle alternative al Mose. Ma intanto i lavori continuano. Lo ha deciso ieri a Roma il Comitatone sulla Salvaguardia di Venezia che si è riunito a Palazzo Chigi, alla presenza del premier, Romano Prodi. Novità arrivano sul fronte delle risorse: per le opere di salvaguardia di Venezia arrivano infatti 40-50 milioni di euro, mentre nel Comitatone entrano anche la Provincia di Venezia, che nei giorni scorsi aveva polemizzato per l'esclusione fin qui patita, e il comune di Cavallino Treporti.

Completamente divergenti le reazioni del sindaco Massimo Cacciari e del presidente della Regione, Giancarlo Galan. «Sono entrato in Comitatone sicuro che per il Mose fosse giunto l' ultimo capitolo. Non è stato così, e di questo voglio dar atto al presidente Prodi, al ministro Di Pietro e al sottosegretario Enrico Letta», ha affermato Galan.Per Cacciari si tratta di una decisione «non chiara. Si poteva tranquillamente continuare con altri lavori compatibili con i progetti alternativi al Mose», ha detto il sindaco, esprimendo invece soddisfazione per i fondi per Venezia, anche se ancora insufficienti. Duri gli esponenti dell'assemblea NoMose, che ieri aveva tolto l'occupazione del cantiere alla bocca di Lido dopo che era stata resa nota la decisione della commissione ambiente del Senato di chiedere al governo una immediata sospensione dei lavori: «Ritorneremo, abbiamo dimostrato che possiamo fermarli quando vogliamo».
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21/07/2006 - Mose,cantieri avanti con riserva

Tratto da "Il Venezia" del 21/07/2006 p. 32
Grandi opere. Il Comitatone non blocca i lavori che continueranno secondo il calendario predefinito
Mose,cantieri avanti con riserva tempo 2 mesi per un'alternativa.
Scarica il file pdf Il venezia pagina 32
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20/07/2006 - Nuovo presidio NoMose al Lido e da Roma pressioni al governo

Tratto da "Il Venezia" del 20.07.2006 - pag 25
Salvaguardia. Gli attivisti hanno bloccato due ruspe e a San Nicolò aspettano l'esito del Comitatone
Leggi l'articolo in pdf
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16/07/2006 - Mose, l'esito dei controlli dei carabinieri in Comitatone

Tratto da "Il Gazzettino" del 16.07.2006 - pag. II

«Conto di avere i risultati già lunedì». Da Turku, Finlandia, dove partecipa al consiglio informale dei ministri all'Ambiente dell'Unione europea, Alfonso Pecoraro Scanio spiega perché ha mandato i carabinieri del Noe (Nucleo operativo ecologico) a controllare quel che sta avvenendo in laguna, esattamente dove il Consorzio Venezia Nuova sta portando avanti i lavori del Mose. La decisione dell'ispezione, peraltro, risale a venerdì pomeriggio, proprio mentre il ministro partiva per la Finlandia. «Ho dato mandato al mio Gabinetto - diceva ieri Pecoraro Scanio - di procedere ai controlli sulla base di una richiesta inviatami dal Comune di Venezia». Così, ieri mattina, i cantieri del Mose sono stati sorvolati da un elicottero del 13/0 Nec dell'Arma dei carabinieri con a bordo il comandante del gruppo Noe, il colonnello Michele Sarno, e un funzionario del ministero dell'Ambiente. Oggetto del controllo: verificare la regolarità degli scavi, l'iter dello smaltimento dei fanghi e il loro impatto ambientale. Il controllo è iniziato ieri e continuerà anche oggi: i militari del Noe verificheranno che sia stata compiuta una corretta gestione dello smaltimento rifiuti e che i lavori siano conformi a quanto stabilito dal progetto. Non solo: accerteranno anche che non siano state svolte altre opere da quelle previste. «Va verificato - spiegava, al telefonino, il ministro - se gli interventi e lo stesso smaltimento dei fanghi sono regolari».
Tutto questo a pochi giorni dal Comitatone - il primo del governo Prodi - convocato a Roma per giovedì 20 luglio. «Se sarò presente al Comitatone? Ovviamente - dice Pecoraro Scanio - Spero di avere di avere la relazione dei carabinieri già lunedì, la porterò alla riunione, quindi noi faremo il nostro compito». Ossia? Bloccare i lavori del Mose "vero e proprio", come aveva chiesto (invano) il sindaco Cacciari? Bloccare i cantieri "non autorizzati" o le opere "non conformi", come hanno denunciato recentemente le associazioni ambientaliste? Limitarsi agli effetti degli scavi a partire dalla torbidità dell'acqua (che, sottolinea Andreina Zitelli del Gruppo di lavoro del sindaco, «in base allo Studio di impatto ambientale del 1998 è subito apparsa uno degli elementi di danno ambientale»)? O ancora dare il via ai progetti alternativi, come chiesto da Cacciari? «Se il sindaco chiederà i progetti alternativi, avrà tutto il mio sostegno», dice Pecoraro Scanio, sottolineando che il ministero dell'Ambiente propende per opere meno impattanti.
L'ordine del giorno del Comitatone di giovedì, in ogni caso, è «abbastanza generico»: «È la prima riunione del Comitatone del governo Prodi, sarà una sorta di insediamento - dice il viceministro ai Trasporti Cesare De Piccoli, delegato dal titolare del dicastero Alessandro Bianchi a partecipare alla riunione - È chiaro però che vogliamo ripristinare la legislazione speciale che il governo precedente aveva messo nel cassetto». Quanto al Mose, per De Piccoli è «ragionevole» pensare che giovedì si possa «individuare la forma, magari una commissione ad hoc, per le verifiche sullo stato dei lavori, le procedure, i finanziamenti», così da arrivare a settembre con una approfondita istruttoria. «Da questo punto di vista - aggiunge De Piccoli - ha fatto bene Di Pietro a non porre il problema dell'interruzione dei lavori, ma saggezza vorrebbe che non ci fossero improvvise accelerazioni che portano solo a rinfocolare polemiche: ad agosto gli italiani vanno in ferie, penso lo faranno anche le imprese del Consorzio Venezia Nuova».
Al.Va.
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09/07/2006 - Comitatone a luglio, ma si decide a settembre

Tratto da "Il Gazzettino" del 09/07/2006

La convocazione ufficiale ancora non c'è, ma la riunione del Comitatone dovrebbe tenersi il 19 o il 20 luglio, a Roma. Questa, almeno, è l'intesa maturata l'altroieri sera nell'ultima telefonata intercorsa tra il sindaco, Massimo Cacciari, e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri, Enrico Letta.
Un mese fa, il vicepremier, Francesco Rutelli, aveva garantito che la seduta del Comitatone, nella quale il Comune intende chiedere la "verifica" del progetto del Mose e l'avvio della sperimentazione di interventi diversi alle bocche di porto, si sarebbe tenuta a Venezia entro metà luglio, ma le divisioni all'interno del Governo hanno fatto slittare i tempi.
Da un lato, infatti, tra quanti compongono il Comitatone ci sono a favore del Mose il premier, Romano Prodi, Rutelli e, pare, il ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro. Dall'altro almeno tre ministri: il verde Alfonso Pecoraro Scanio (Ambiente), il diessino Fabio Mussi (Università e Ricerca), il comunista Alessandro Bianchi. E da settimane vanno avanti le grandi manovre, ovviamente tutte dietro le quinte.
Nei giorni scorsi, ad esempio, i livelli locali di Italia dei Valori hanno fatto pressioni sul loro leader, Di Pietro. «Stiamo cercando di fargli fare un passo indietro», ha spiegato il segretario provinciale, Nicola Funari. «Tutto il partito ai vari livelli - ha poi riassunto un comunicato - sta lavorando per arrivare a una soluzione globale che tenga conto di tutti gli aspetti tecnici, idrogeologici, ecoambientali».
Cacciari ha accettato lo spostamento a Roma della sede. «Tanto sarà un seduta interlocutoria, quella vera, con le decisioni finali, si terrà a settembre, a Venezia», ha spiegato. A Roma, molto probabilmente, si deciderà la costituzione di un gruppo tecnico di lavoro che prepari adeguatamente il Comitatone di settembre, con analisi, valutazioni, scenari. «Ovviamente - ha sostenuto Cacciari - nel frattempo il Governo dovrebbe imporre al Consorzio Venezia Nuova di fare solo quei lavori che siano compatibili con le sperimentazioni richieste dal Comune».
Silvio Testa
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