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Autore: ENZO PEDROCCO

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  5. Venezia e la sua laguna

Venezia e la sua laguna

Quando si parla di Venezia è inevitabile pensare anche all’ecosistema nel quale è immersa e dal quale tutte le sue attività sono influenzate.

Venezia e la sua laguna vivono com’è facile intuire in una situazione di perenne simbiosi: l’una non può esistere senza l’altra, o meglio la sorte di una influenza inevitabilmente l’altra. La laguna è un tipico “ambiente costiero di transizione”, può essere pensata come una “zona di passaggio” tra la terraferma e il mare: continuamente in bilico tra la possibilità di un totale interramento, che la trasformerebbe in un prolungamento della zona costiera, e il rischio di una progressiva erosione, che la renderebbe una semplice insenatura marina.

 

 

I problemi per l’ecosistema…
Le modifiche idrogeologiche che la laguna di Venezia ha subito in questi ultimi anni, in particolare, stanno accentuando la dispersione in mare di sedimenti e detriti causando, così, la progressiva scomparsa di strutture caratteristiche quali velme e barene, il rafforzamento delle correnti interne, l’aumento della salinità dell’acqua e un sensibile ridimensionamento della biodiversità. Tutto ciò con effetti che inevitabilmente stanno avendo ripercussioni sia sulla qualità della vita dei cittadini sia sull’economia della città.Un altro grave problema che minaccia la sopravvivenza dell’ecosistema lagunare e che risulta, quindi, prioritario per il benessere di tutti i cittadini è l’inquinamento. Nell’immaginario comune quando si parla di inquinamento della laguna di Venezia si pensa subito agli stabilimenti industriali di Porto Marghera e agli scarichi ad essi connessi. Effettivamente il petrolchimico di Marghera, uno dei più importanti in Italia, ha per molti anni emesso sostanze inquinanti senza alcun controllo e regolamentazione. Ma sarebbe riduttivo pensare che l’attuale condizione di degrado della laguna sia legata solo all’attività industriale. Gli scarichi di tipo domestico di alcuni centri abitati che entrano direttamente nella laguna senza adeguato trattamento (centro storico di Venezia e di Chioggia, Murano, Burano e Mazzorbo), le acque provenienti dai depuratori di Campalto e Fusina (che mantengono comunque un certo grado di tossicità), le acque dei terreni agricoli del bacino scolante ricchi di fertilizzanti e di concimi, sono esempi di altri fattori che incidono profondamente sull’equilibrio di questo delicato ecosistema.

 

…e le ripercussioni sull’uomo
I danni che tale situazione nel lungo periodo può arrecare anche a tutti i cittadini sono facilmente intuibili… le sostanze tossiche presenti nell’acqua, infatti, vengono assorbite dagli organismi (alghe, pesci) che vivono in laguna ed entrano così all’interno della catena alimentare con ripercussioni anche sulla salute dell’uomo. L’eccessiva quantità di nutrienti, inoltre, favorisce il proliferare delle alghe che, riducendo l’ossigeno presente nell’acqua, rende difficoltoso lo sviluppo delle altre specie della laguna con pesanti ripercussioni anche sull'indotto economico legato alla pesca. Nonostante la “salute” dell'ambiente lagunare sia sensibilmente migliorato negli ultimi anni, com'è dimostrato ad esempio dalla scomparsa dell'eccessiva produzione di alghe e dal ritorno di molte specie di uccelli, alcuni gravi problemi permangono. La riduzione dei nutrienti presenti in laguna e il controllo delle sostanze tossiche in essa versate, infatti, non sono ancora sufficienti per garantire il ripristino delle naturali condizioni di questo particolare ambiente.

 

Le possibili soluzioni…
Molto rimane ancora da fare per la bonifica dei canali contaminati utilizzati per lo scarico dei reflui liquidi delle industrie di Porto Marghera che si teme possano lentamente rilasciare nell'acqua tutte quelle sostanze (soprattutto metalli pesanti) accumulate nei decenni passati. L’Accordo di Programma sulla Chimica di Porto Marghera del 1999 e il Decreto Ministeriale del 3 aprile del 2000 inerente la “Perimetrazione del Sito di Interesse Nazionale di Venezia Porto Marghera” sono sicuramente due strumenti normativi importanti la cui implementazione potrebbe “spingere” quest’area verso una nuova politica di sviluppo e, contemporaneamente, contribuire alla riqualificazione ambientale di tutta la laguna.