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  5. Erosione

Erosione

erosioneLa naturale evoluzione di un sistema complesso come la laguna è regolata dal prevalere o dal bilanciarsi dall'attività di apporto fluviale e di erosione provocata dal moto ondoso e dalle correnti di marea (1). 
La geologia definisce l'erosione come quell'insieme di azioni naturali che portano alla disgregazione e alla demolizione della superficie terrestre. Questo fenomeno sottrae sedimenti e sabbia dai fondali, abbassandoli e provocando, in alcuni casi, la scomparsa di tutte quelle comunità vegetali e animali che vi risiedono. Se l'apporto del fiume e del mare è maggiore della quantità dei materiali che dalla laguna fuoriescono, essa tenderà ad essere riempita; al contrario, se gli apporti dall'entroterra e dal mare sono modesti la laguna tenderà ad un progressivo svuotamento dando vita ad una più o meno ampia insenatura marina.
Un importante indicatore dello stato attuale della laguna è dato della superficie occupata da velme e barene, ambienti importantissimi per la loro ricchezza naturalistica, che all'inizio del secolo occupavano circa il 20% dell'intera laguna, mentre nel 1997 erano ridotte a poco più dell'8% (2).
Questa drastica diminuzione è legata non solo a naturali fenomeni evolutivi, ma anche a quello che si potrebbe definire un “processo erosivo antropizzato”. La deviazione e successiva estromissione di alcuni fiumi che un tempo sfociavano in laguna, l'allargamento delle bocche di porto e lo scavo dei canali industriali per permettere alle grandi navi di raggiungere l'area di Porto Marghera, il moto ondoso provocato dai natanti che solcano le acque lagunari, l'uso di tecniche di pesca fortemente impattanti sono tutte concause che hanno, soprattutto in questi ultimi secoli, sensibilmente accelerato il fenomeno erosivo in laguna. E' stato stimato che ogni anno la laguna perde più di 1.000.000 di metri cubi di sedimenti e detriti che vengono così dispersi in mare (2).
L'evoluzione della laguna di Venezia appare, quindi, sempre più orientata verso una graduale trasformazione in un braccio di mare con una progressiva scomparsa di strutture caratteristiche quali velme, barene, paludi, laghi e un conseguente aumento della salinità dell'acqua, rafforzamento delle correnti ivi presenti e sensibile ridimensionamento del grado di biodiversità.


Riferimenti Bibliografici
(1) Consorzio Venezia Nuova (1993), Il recupero morfologico della laguna di Venezia
(2) Ramieri E. (1997), La laguna di Venezia: aspetti naturalistici e sostenibilità, Fondazione Eni Enrico Mattei