News di Pandora

>>ARCHIVIO NEWS<<

Ultima foto inviata

Ultima Foto Inviata
Autore: ENZO PEDROCCO

Alcune pagine di questo sito contengono delle animazioni in Flash.
Per scaricare il plug-in (gratuito) usa il seguente link:
Macromedia


Sei in:
  1. Home Page[https://feem-projectnet.serversicuro.it/pandora/index.php]
  2. Informarsi[https://feem-projectnet.serversicuro.it/pandora/scheda.php?ids=1]
  3. Archivio News

Archivio News

24/06/2007 - Il corteo blocca Actv, non i taxi privati

Tratto da "Il Gazzettino" del 24/06/2007

Circolavano taxi e motoscafi, ma i vaporetti erano fermi. E i conseguenti disagi per gli utenti sono stati davvero pesanti. Ieri mattina si sono fatti sentire, anche facendo fortemente rallentare il traffico in canal Grande, i più di cento barchini manifestanti: un corteo acqueo di cofani, patanelle, pilotine si è radunato vicino al Ponte "invisibile" di Calatrava (come l'ha chiamato An) e alle 9.30 è partito alla volta di Ca' Farsetti per dire no al Parco della Laguna Nord. Alla manifestazione hanno partecipato associazioni venatorie, di pesca professionale, diportisti, trasportatori, gente comune oltre che Alleanza Nazionale, Forza Italia, Lega, le forze di opposizione contrarie al disegno di legge. «Si tratta di norme restrittive che imbalsamano la laguna , che vincolano attività produttive, culturali e creative e che creano spezzatini di competenze: è un disegno che di chiaro ha solo la composizione del consiglio di amministrazione dell'ente, ennesimo tentativo di costruire un carrozzone». Lo hanno dichiarato tutti i politici presenti, Raffele Speranzon, Pietro Botoluzzi, Massimo Parravicini, Sergio Berlato, Bruno Canella di An, Marcato Lionello, Carlo Alberto Tessrin di Forza Italia, Alberto Mazzonetto, Giovanni Anci della Lega, e gli altri giunti dai comuni della gronda laguna re. Ma ai cittadini e ai turisti, sorpresi della bandiere sventolanti (solo An ne ha distribuite 70 e le ha sventolate anche dal balcone di Ca' Farsetti) e dai suoni dei fischietti dei manifestanti, è interessato più il ritardo dei mezzi Actv che. Non avvisata della manifestazione né dagli organizzatori né dalle forze dell'ordine, l'azienda di trasporti ha dovuto "improvvisare" a far fronte al blocco del Canale e ai ritardi dei vaporetti, soprattutto quelli della linea 1 e 82. «I mezzi partivano in orario da piazzale Roma e poi venivano bloccati, ma soprattutto abbiamo registrato da parte dell'utenza forti disagi verso il piazzale - ha spiegato Actv - Abbiamo dovuto rafforzare la linea 1 aggiungendo 4 vaporetti nel tratto san Zaccaria/Lido e regolamentando le corse nei 40 minuti della tratta di andata e ritorno; ma in canal Grande non potevamo fare nulla, si passava quando si passava». Interruzione del servizio senza preavviso e grossi problemi di traffico che, però, pare non siano stati segnalati né al comandante della Polizia municipale, Marco Agostani, né al vice comandante, Alfonso Garlisi, i quali raggiunti telefonicamente hanno dichiarato di non essere stati presenti durante la manifestazione, né avvisati di disagi particolari.

Daniela Pierobon


 

21/06/2007 - Mille barche in Canal Grande ...

Tratto da "Il Gazzettino" del 21/06/2007

Mille barche in Canal Grande per dire "no" al Parco nazionale della laguna, a quel progetto di legge presentato lo scorso 5 giugno dal deputato di Rifondazione, Paolo Cacciari, dai compagni di partito Gino Sperandio e Maurizio Acerbo, unitamente a Luana Zanella, Grazia Francescato e Camillo Piazza (Verdi), e a Marcello De Angelis per i Comunisti italiani. Un parco nazionale che dovrebbe istituire un'area protetta, per il quale il governo si sta già muovendo. Nei giorni scorsi, infatti, il ministero delle infrastrutture ha chiesto un parere alla Capitaneria di porto veneziana prima di proseguire nell'esame della proposta di legge Cacciari-Zanella. Un progetto, però, contro il quale si sono coalizzate alcune associazioni guidate dal consigliere provinciale Massimo Parravicini (An) e riunite nel comitato permanente "Sì laguna viva, No parco". Il comitato, presieduto da Renzo Bon, ha annunciato per sabato mattina un corteo di barche che partirà alle 9 da Piazzale Roma e raggiungerà Ca' Farsetti lungo il Canal Grande. Obiettivo, portare circa un migliaio di imbarcazioni per mostrare le forze in campo in una battaglia che oppone due ambientalismi diversi: uno con referenti politici a sinistra, l'altro a destra, anche nei due schieramenti vi sono componenti "civili" che rifiutano ogni etichetta partitica. L'ambientalismo di Cacciari e Zanella vede il parco nazionale come unico strumento per tutelare la laguna. Il comitato permanente presieduto da Roberto Molin - a cui aderisce anche il Coordinamento di 14 associazioni ambientaliste (tra cui Ecoclub, gli ornitologi di Spinea, Laguna veneziana, Ambiente & Vita) - ha un'altra concezione. «L'istituzione di un nuovo carrozzone amministrativo come il parco nazionale - dice Parravicini - è inutile. Ingessare la laguna, svuotarla delle sue attività e di chi ci lavora, ma anche di chi la frequenta solo per goderne le bellezze, vuol dire farla morire. Ci può essere difesa dell'ambiente anche favorendo l'utilizzo della laguna, gestendone le risorse». Alla manifestazione di sabato parteciperanno quindi associazioni diportiste, di pesca, di caccia, del tempo libero e rappresentanti delle categorie produttive. «C'è chi fa ambientalismo solo quando c'è da contrastare opere pubbliche dove girano soldi - dice Molin - ma la difesa di zone "povere" non interessa evidentemente a tutti. In laguna nord, ad esempio, c'è un'area dove stanno sparendo le rondini di mare, ma per questa non abbiamo visto muoversi i vari comitati che tutelano l'ecosistema solo combattendo il Mose. Non esiste un monopolio nella difesa dell'ambiente, ma c'è anche un modo costruttivo per tutelare la natura e una laguna che deve essere "viva" in tutti i suoi aspetti, nel rispetto del suo equilibrio. Un parco protetto segnerebbe la fine della laguna veneziana».
D.S.
News correlata a: [ Progetti e ricerche su Venezia ] [ Ambiente ] [ Pesca ] [ Aspetti positivi dell'istituzione del Parco ] [ Aspetti negativi dell'istituzione del Parco ]

 

13/06/2007 - Allarme acqua: «Ne consumiamo troppa»

Tratto da "Il Gazzettino" del 13/06/2007

«Attenzione: stiamo consumando molta più acqua di quella che riusciamo naturalmente a mettere via. E se non ci diamo presto una regolata, imparando a non sprecarla e a sfruttare meglio le risorse idriche, ne pagheremo presto le conseguenze. Specialmente le generazioni future». Se non è un allarme, gli assomiglia molto. A lanciarlo è Ezio Da Villa, assessore provinciale all'Ambiente, ma soprattutto coordinatore dell'Aato (Autorità d'ambito territoriale ottimale) della laguna di Venezia, cioè l'ente che pianifica, governa e controlla il bacino idrogeologico di 25 comuni (di cui 5 trevigiani) dove operano i quattro gestori del sistema idrico, Vesta, Asp, Acm e Spim ora confluiti in Veritas.
Allarme che per la verità arriva da lontano, visto che a parlare dell'impoverimento delle nostre riserve d'acqua è stato il Cnr già nel 2000, quando in uno studio scientifico ha messo nero su bianco che «lo sfruttamento della risorsa idrica nella pianura veneta è decisamente superiore alle possibilità naturali di ricarica degli acquiferi». Significa che dai "serbatoi" sotterranei preleviamo più acqua per bere, irrigare o per usi industriali, di quanta se ne ricarichi ogni anno nelle falde, tramite la pioggia e i fiumi. Con risultati evidenti: negli ultimi settant'anni, dalle nostre parti le falde si sono ridotte del 14\%. E mentre prima aspiravamo l'acqua per portarla nei rubinetti a 100/150 metri, adesso bisogna scendere a 270/300 metri di profondità, perchè a livelli superiori si è prosciugato tutto. Colpa dei cambiamenti climatici, come stiamo drammaticamente sperimentando: piove sempre meno (quest'inverno le precipitazioni sono diminuite del 25\% rispetto alla media), al punto che il governo ha lanciato l'allarme siccità in previsione di un'estate torrida ed ha dichiarato l'emergenza idrica. Dunque mai come ora bisogna stare attenti a non sprecare neanche una goccia d'acqua e ad usare solo quella che effettivamente ci serve. Altrimenti potremmo amaramente rimpiangerlo. «Ma non è solo colpa della pioggia sempre più scarsa - spiega Da Villa - se abbiamo meno acqua a disposizione: influiscono pesantemente l'aumento delle derivazioni per usi agricoli e l'intensa urbanizzazione del nostro territorio negli ultimi dieci anni. L'acqua piovana invece di infiltrarsi nel sottosuolo e alimentare le falde raggiunge rapidamente gli scarichi e va dritta al mare. Senza contare la mancata regimazione dei fiumi, dove non si scava più, così si è fortemente limitata la dispersione in alveo». Come non bastasse, oltre che diminuire in quantità, l'acqua è peggiorata in qualità , principalmente a causa dei pesticidi usati in agricoltura, degli inquinanti prodotti dalle industrie o a causa di discariche abusive. Ma lo spreco vero, spiega Da Villa, è rappresentato dai pozzi artesiani, quelli ad uso privato (per irrigare i campi, principalmente) che lasciano scorrere a getto continuo l'acqua, anche quando non serve. L'Aato ha censito i pozzi uno ad uno nel suo territorio e ne ha contati la bellezza di 4713, di cui appena 86 usati dai quattro gestori, che in un anno prelevano mediamente 99 milioni di metri cubi d'acqua, su un totale di 181,3 milioni d'acqua prelevata. «Significa che quasi la metà della risorsa idrica viene letteralmente buttata via a causa dei pozzi privati. Bisogna trovare il modo di regolamentare il flusso, ma servono anche altre misure: imporre, quando possibile, il riciclaggio delle acque, ottimizzare la regimazione dei fiumi, provvedendo ad una sistematica pulizia degli alvei e realizzando opere di sbarramento, eliminare i sistemi di irrigazione a scorrimento e sostituirli con quelli a goccia. Ma soprattutto le singole persone vanno sensibilizzare perchè limitino gli sprechi nell'uso quotidiano. Noi usiamo nelle nostre case un'acqua minerale fossile, che prima di arrivare nei rubinetti ci ha messo migliaia di anni a formarsi, e la buttiamo via perchè tanto costa poco e pensiamo sia una risorsa infinita. In realtà stiamo bruciando una riserva di fondamentale importanza, perchè l'acqua è vita ».
E visto che è una risorsa che si sta erodendo, bisogna gestirla in modo ottimale: «È quello che stiamo cercando di realizzare con l'Aato: c'è un equilibrio da raggiungere tra la domanda e l'offerta, cioè tra quanta acqua ci serve e quanta ne abbiamo a disposizione. Lo chiamiamo bilancio idrogeologico. Una volta definito, dobbiamo pianificare gli interventi non sul piano tubi-tariffe, ma per ottenere un uso sostenibile della risorsa idrica».

Marco Bampa
News correlata a: [ Sviluppo Sostenibile ] [ Qualità della Vita ]

 

09/06/2007 - Heineken "bocciato" dalla Consulta Ambiente

Tratto da "Il Gazzettino" del 09/06/2007

Bocciatura per l'Heineken da parte dei membri dell'ufficio coordinamento, organo della consulta all'Ambiente del Comune, che, pur trincerandosi dietro un laconico "non c'è alcun atteggiamento pregiudiziale", esprimonono, circa la valutazione d'incidenza ambientale presentata dagli organizzatori, una serie di preoccupanti osservazioni, sciorinate ieri a Ca' Farsetti da Adriana Fasan o, Matteo Pandolfo, Giuseppe Sartori e Aldo Scarpa.
«Il 64 per cento degli uccelli che frequentano il parco - hanno esordito - nidifica proprio in quell'ambito e in ambienti naturali contigui; inoltre altra parte sono estivanti, ovvero dimorano a San Giuliano a partire da questa stagione. Siamo molto preoccupati sull'impatto che questi volatili, i più importanti abitanti del parco , potranno subire con 4 giornate simili, colme di inquinanti acustici, luminosi e di grande disturbo umano. Inoltre non è risolto il problema del vicino canile, che ospita 650 animali. Le barriere fonoassorbenti serviranno ben poco, poiché le onde sonore della musica, calcolata di volume oltre i 90 decibel, si ricompatteranno e vibreranno all'interno delle strutture metalliche del canile. I cani, già in una situazione di disagio, potrebbero risentirne impazzendo e cercando di scappare, con buona probabilità di ferimenti.
«A proposito dell'aspetto naturalistico del parco - hanno continuato i quattro esponenti del coordinamento - il suolo è delicatissimo: la discarica "tappata" dalla bonifica con altro terreno importato, mantiene ancora i rifiuti tossico-nocivi, con presenza di fosfogessi radioattivi e di fanghi residui delle fonderie. Va da sé che il contemporaneo calpestio di tanta gente ed eventuali problemi alle strutture approntate per la manifestazione, potrebbero divellere in alcuni punti il manto erboso e mettere alla luce gli inquinanti, pronti ad andarsene in giro alla prima pioggia. Oltre al danno ambientale, sarebbero buttati i 15 milioni di euro che il Comune ha speso per la bonifica. Inoltre il terreno non originario potrebbe venir compattato dalla folla in modo da togliere vita agli stessi alberi, in modo irreversibile. La valutazione presentata dagli organizzatori non parla di come smaltire le acque luride dei servizi igienici allestiti, né quale sarà il livello sonoro di partenza. Infine, abbiamo notato e fotografato problemi di sicurezza per i frequentatori normali del parco a causa dei lavori di allestimento cantiere, che si ripeteranno allo smontaggio. Duranti gli incontri con gli organizzatori, questi ci hanno più volte ripetuto che comunque è tutto assicurato: garanzie che vanno a preoccuparci ancor più. Proponiamo che una piccola porzione di terreno venga mantenuta off limit: in questo modo potremo comparare la situazione, terminata la manifestazione».
Tullio Cardona
News correlata a: [ Ambiente ] [ Venezia e la sua laguna ] [ Dibattito sul Parco di San Giuliano ]

 

03/06/2007 - È colpa della Regione se il Parco ...

Tratto da "Il Gazzettino" del 03/07/2007

È colpa della Regione se il Parco della Laguna di Venezia ancora non è stato istituito. È quanto sostiene il Partito dei comunisti italiani, prendendo spunto dalla manifestazione organizzata da Alleanza nazionale per esprimere contrarietà alla proposta di legge di costituzione del Parco della Laguna firmata da deputati di Rifondazione, Verdi, Pdci. «An - recita una nota del Pdci - aveva annunciato l'occupazione del Canal Grande con mille barche che poi, in realtà, si sono limitate ad alcune centinaia. Per noi quella iniziativa è stata assolutamente strumentale perché puntava essenzialmente ad una contrapposizione politica, di schieramento, senza rispondere alla non più rinviabile esigenza di tutelare davvero la nostra Laguna dagli squilibri ambientali, nella riaffermazione della biodiversità e dei suoi rapporti con l'attività umana. Così come c'è bisogno di promuovere la ricerca scientifica e l'educazione ambientale, il riequilibrio idraulico, biologico e idrobiologico, lo sviluppo sociale, naturale ed economico». Il Pdci ricorda che del Parco si parla da moltissimi anni. Il ministero dell'Ambiente, già nel 2000, aveva individuato nella Laguna , sulla base delle direttive europee, quattro Siti d'importanza comunitaria e cinque Zone a protezione speciale. E la Regione Veneto, con la legge 40 del 1984 ha indicato la Laguna di Venezia tra gli ambiti per l'istituzione di parchi e riserve naturali e ha approvato nel 1995 il Palav che, all'articolo 62, sostiene che il Piano è "punto di riferimento delle aree di particolare tutela regionale istitutiva del Parco naturale della Laguna di Venezia". Sempre la Regione, il 7 marzo 1995, ha approvato un ordine del giorno in cui si afferma "l'assoluta necessità di giungere in tempi brevi all'istituzione del Parco della Laguna di Venezia". «È evidente che c'è una palese inadempienza della Regione Veneto che, fino ad oggi, non ha dato attuazione ai suoi stessi deliberati rifiutandosi di istituire il Parco previsto dalla legge regionale. Cosa che, peraltro, continuiamo a chiedere con forza».


News correlata a: [ Progetti e ricerche su Venezia ] [ Ambiente ] [ Aspetti positivi dell'istituzione del Parco ] [ Aspetti negativi dell'istituzione del Parco ]

 

1  2  3  4  5  6  7  8  9  10  11  12  13  14  15  16  17  18  19  20  21  22  23  24  25  26  27  28  29  30  31  32  33  34  35  36  37  38  39  40  41  42  43  44  45  46  47  48  49  50  51  52  53  54  55  56  57  58  59  60  61  62  63  64  65  66  67  68  69  70  71 
News nell'Archivio: 352