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Autore: ENZO PEDROCCO

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29/11/2005 - A Venezia Workshop “Città Vivibili”

Comunicato stampa del Comune di Venezia del 29/11/2005

Sarà l’assessore comunale alla Pianificazione strategica e all’Ambiente, Laura Fincato ad accogliere domani, mercoledì 30 novembre, ai Magazzini del Sale, oltre cinquanta tra funzionari, urbanisti e tecnici dell’ambiente, provenienti da sette città europee, che fino a venerdì 2 dicembre discuteranno di sostenibilità ambientale, economica, sociale nell’ambito del programma di ricerca “Liveable cities” (Città vivibili) promosso dalla Commissione europea e gestito dalla rete di città “Eurocities”. La giornata di domani avrà come sede i Magazzini del Sale, le giornate di giovedì e venerdì si terranno al Vega. Le città coinvolte, oltre a Venezia, sono: L’Aia (Paesi Bassi), Aalborg (Danimarca), Malmoe (Svezia), Bourgas (Bulgaria), Bristol (Gran Bretagna), Lille (Francia).
Il workshop è stato organizzato dal Comune di Venezia con la finalità di elaborare un piano per lo sviluppo urbano sostenibile per ognuna delle città partecipanti, estendibile ad altre realtà. Le giornate di giovedì e venerdì, inoltre, permetteranno anche di visitare e di approfondire le attività del Parco scientifico tecnologico Vega, unico esempio in ambito veneziano di trasformazione urbana e di riqualificazione eco-compatibile di un’area industriale dismessa, ma anche punto di convergenza di politiche di carattere ambientale, sociale, economico.
News correlata a: [ Sviluppo Sostenibile ] [ Venezia e la sua laguna ] [ Qualità della Vita ]

 

24/11/2005 - La raccolta differenziata slitta ancora...

Tratto da "Il Gazzettino" del 24/11/2005

«La raccolta differenziata porta a porta dovrebbe partire l’anno prossimo con la formula 6-2-2: sei giorni la settimana saranno destinati alla raccolta dell’umido, due quella della carta e al cartone e altri due alla plastica e alle lattine». A spiegarlo è l’addetto stampa della Vesta Spa, Riccardo Seccherello, che replica così alle polemiche che continuano a fiorire intorno alle modalità di raccolta dei rifiuti attuate in città.
Tuttavia pur essendo stata definita la strategia, il piano operativo per l’attuazione della raccolta differenziata porta a porta non è ancora pronto, per questo slitta a data da definirsi l’inizio di questo rivoluzionario sistema di raccolta dei rifiuti che vedrà anche la presenza di un vigile insieme all’operatore di Vesta. Così come annunciato dall'Assssore Fincato, si investirà, inoltre, in personale e barche diverse dalle attuali. L’impegno è quello di costruirne di meno rumorose per non disturbare la cittadinanza.
Intanto, quindi, le attuali isole ecologiche rimangono, con grande disapprovazione soprattutto dei residenti di calle Nanni che più volte hanno denunciato la precaria situazione igienico sanitaria che da più mesi si protrae sotto le loro finestre.
News correlata a: [ Rifiuti ] [ Concorso che Puzza ]

 

24/11/2005 - Una maglietta per combattere gli schiamazzi

Tratto dal "Corriere del Veneto" del 24/11/2005

Una frase in dialetto, un'immagine spiritosa e una maglietta. La lotta ai decibel si combatte anche così.
Originale iniziativa di un locale in campo Santa Margherita, una zona dove si registrano frequenti proteste da parte dei residenti per shiamazzi e rumori. La maglietta servirà ad educare giovani, stranieri e studenti universitari a non fare baccano dopo essere usciti dal locale. La indossano baristi e camerieri del Bar Orange, uno dei locali più affollati della zona.
Poche parole in dialetto veneziano e in inglese:«No star zigar fora del bar» accompagnate da un’immagine in cui sono rappresentati un gruppo di ragazzi che fanno capannello tra di loro e la faccia di un residente con gli occhi stralunati vittima dell’insonnia causata dal rumore.
L’idea p è venuta a due giovani veneziani. Uno è il titolare del bar, Sebastiano Costalonga e l’altro è Giovanni Giudice, gondoliere che già l’estate scorsa, con alcuni cartelli studiati per fornire indicazioni agli stranieri, si era preso a cuore anche la questione di Santa Margherita.

News correlata a: [ Società ] [ Concorso che Puzza ]

 

22/11/2005 - Numero chiuso per l'ingresso in città? No, favorire chi prenota!

Tratto da "Il Gazzettino" del 22/11/2005

Che le pietre di Venezia siano calpestate ogni anno da troppa gente non è certo una novità. E non lo sono neppure le provocazioni di chi vorrebbe giustamente porre un freno all'invasione di turisti pendolari istituendo il numero chiuso, la prenotazione oppure una tassa d'ingresso. Certo è che qualcosa occorre fare perché l'impatto di 14-15 milioni di persone su una città così piccola non è più sostenibile sia fisicamente sia per gli aspetti economici e sociali che tutto questo comporta.
«Non si può chiudere la città ai turisti - commenta il direttore dell'Associazione albergatori, Claudio Scarpa - ma stiamo arrivando a livelli di sopportazione massimi. Cosa si farà nei prossimi anni, quando si affacceranno sul mercato turistico cinesi, indiani e russi? I 15 milioni potrebbero diventare 25 e cifre del genere non sarebbero certamente sostenibili».
E allora, quali sarebbero le alternative? Chiudere il ponte con delle sbarre e formalizzare ciò che Venezia già è, cioè una città museo? Oppure introdurre una tassa sull'ingresso?
«Si tratta - continua Scarpa - di spalmare il turismo 12 mesi all'anno e favorire chi prenota la visita alla città. La tassa sull'ingresso è una giusta provocazione, che però è inattuabile. Lo strumento da utilizzare è la razionalizzazione degli arrivi. Se ci fossero terminal turistici "veri" con prenotazione obbligatoria, si otterrebbe già un risultato. In realtà, i terminal "veri" a Venezia non ci sono. Bisogna cominciare a favorire chi prenota con una serie di facilitazioni, come biglietti Actv e ingressi nei musei agevolati e penalizzare con costi maggiori chi non lo fa».
News correlata a: [ Turismo ] [ Qualità della Vita ] [ Economia ]

 

17/11/2005 - Concluso il "concorso che puzza"...

tratto da "Il Gazzettino" del 17/11/2005

Matteo Borin e Michele Mentasti si sono piazzati rispettivamente al primo e secondo posto nel "Concorso che Puzza", ideato da Claudio Spavento, titolare del ristorante Nono Risorto, conclusosi martedì sera in pescheria a Rialto. Oltre al banchetto per turisti invaso dai rifiuti ed ai sacchi della spazzatura sparsi sopra ad un tetto (immagini dei primi due classificati) altre 130 fotografie di vari artisti relative al problema delle "scoasse" nel centro storico hanno partecipato al concorso. La serata conclusiva ha visto coinvolti in una divertente performance anche i bambini della scuola Michiel che con il capo coperto da sacchi di immondizia, hanno cantato una canzone rap sui rifiuti, suscitando le simpatie dei presenti. «La presenza dei bambini è fondamentale - dice Claudio Spavento - Sono la vita, il futuro, la speranza del cambiamento. È per loro che abbiamo creato tutto ciò, per il loro avvenire, e per educarli a rispettare l'ambiente e la città in cui vivono». Il gruppo artistico RifiutArti ha proseguito lo spettacolo con il monologo di Giuliana Satta che, abbigliata da classica signora veneziana, ha sottolineato come le "scoasse" portino oltre a puzza e degrado anche sporcizia e animali poco desiderati. Ecco allora spuntare fuori da un bidone della spazzatura Stefano Burnazzi, attore/ballerino che, travestito da pantegana, ha portato a termine l'educativa recita grazie anche al prezioso contributo di altri compagni di avventura, anch'essi vestiti in tema di rifiuti. A compensare una bellissima iniziativa, che forse non ha avuto la cornice di pubblico adeguata a questa problematica, la "benedizione" di Paolo Cacciari che alcuni giorni orsono ha definito l'intera manifestazione «educativa, simpatica e qualificata».
News correlata a: [ Concorso che Puzza ] [ NL 02.2005 - I Rifiuti ]

 

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