News di Pandora

>>ARCHIVIO NEWS<<

Ultima foto inviata

Ultima Foto Inviata
Autore: ENZO PEDROCCO

Alcune pagine di questo sito contengono delle animazioni in Flash.
Per scaricare il plug-in (gratuito) usa il seguente link:
Macromedia


Sei in:
  1. Home Page[https://feem-projectnet.serversicuro.it/pandora/index.php]
  2. Informarsi[https://feem-projectnet.serversicuro.it/pandora/scheda.php?ids=1]
  3. Archivio News

Archivio News

17/07/2006 - Post redentore: città ripulita a tempo di record

Tratto da "Il Gazzettino" del 17.07.06

Venezia tirata a lucido fin dalle prime ore di domenica mattina.Il Redentore non ha lasciato segni di sporcizia sulla città, nonostante la montagna di rifiuti abbandonati dopo i "bagordi" e i piloti di Vesta che si sono rifiutati di svolgere il servizio.
La società che si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti in città è stata costretta a chiedere la collaborazione di una società privata per trasportare i rifiuti.
Dai dati forniti dall'ufficio stampa di Vesta, i netturbini, solo con lo spazzamento, hanno raccolto 40 metri cubi di rifiuti alla Giudecca, assiepati in fondamenta e nelle aree limitrofe dove era concentrata la folla assiepata per assistere allo spettacolo.Quindici metri cubi di rifiuti sono stati raccolti alle Zattere e altri 20 metri cubi a San Marco.Il servizio di raccolta è iniziato alle 2 del mattino e ha visto lo spiegamento di 30 operatori, più 3 coordinatori, nelle zone di Giudecca, San Marco e Zattere.Dalle 6 del mattino ulteriori 40 operatori sono stati attivati per il restante centro storico.
«Abbiamo avuto un problema materiale - spiega Riccardo Seccarello dell'ufficio stampa - il boicottaggio del servizio da parte dei nostri piloti, dovuto a questioni sindacali. I piloti non hanno voluto uscire con le barche e per evitare di lasciare la città sommersa dai rifiuti abbiamo chiesto la collaborazione di privati».
Una società privata, autorizzata all'asporto di rifiuti, ha perciò impiegato 3 imbarcazioni per portar via tutto il materiale raccolto.
«Se la città è apparsa tirata a lucido - conclude Seccarello - è grazie all'ottimo servizio e alla disponibilità dei nostri netturbini che hanno lavorato alacremente».

M.L.
News correlata a: [ Rifiuti ] [ Dibattito sui rifiuti ]

 

16/07/2006 - Chimica, al sondaggio vince il No

Tratto da "Il Gazzettino" del 16.07.2006 - Pag II

Mestre. Conclusa la consultazione, che ha visto i cittadini contrari per l'80 per cento al ciclo del cloro a Marghera, è tempo per l'Amministrazione di parlare del futuro dell'area industriale. Ma ora che succederà? «Nessuno vuole affrontare la questione in modo traumatico, né si chiede di mandare a casa oltre 5mila lavoratori, ma di riconvertire gli impianti di quell'area industriale, e non solo quelli della chimica», dice Cacciari. E il sindaco chiede tempi rapidi. «I cittadini ci hanno chiesto in modo inequivocabile soluzioni rapide e decise, per le quali stiamo già lavorando in concertazione con la Provincia e coi sindacati, questo era il senso del sondaggio», afferma. Chiarissima è anche un'altra cosa: la linea seguita finora dall'Amministrazione non deve essere assolutamente ritoccata. «E' ora che assieme alle aziende si guardi a una profonda revisione del ciclo del cloro, a una radicale messa in sicurezza di tutti gli impianti e ai necessari investimenti per far sì che la chimica a Marghera possa restare». Sul futuro della chimica a Marghera, il sindaco, è ottimista. «Sono convinto che la chimica possa, anzi debba restare sia a Marghera che in Italia a patto però che vengano rispettate delle condizioni che diventano inderogabili». E Cacciari dopo le affermazioni di Galan sul sondaggio apostrofa Forza Italia: «Sono aldilà di ogni pudore».

ROSSI NEL NORDEST
News correlata a: [ Dibattito sul ciclo del cloro a Marghera ]

 

16/07/2006 - Mose, l'esito dei controlli dei carabinieri in Comitatone

Tratto da "Il Gazzettino" del 16.07.2006 - pag. II

«Conto di avere i risultati già lunedì». Da Turku, Finlandia, dove partecipa al consiglio informale dei ministri all'Ambiente dell'Unione europea, Alfonso Pecoraro Scanio spiega perché ha mandato i carabinieri del Noe (Nucleo operativo ecologico) a controllare quel che sta avvenendo in laguna, esattamente dove il Consorzio Venezia Nuova sta portando avanti i lavori del Mose. La decisione dell'ispezione, peraltro, risale a venerdì pomeriggio, proprio mentre il ministro partiva per la Finlandia. «Ho dato mandato al mio Gabinetto - diceva ieri Pecoraro Scanio - di procedere ai controlli sulla base di una richiesta inviatami dal Comune di Venezia». Così, ieri mattina, i cantieri del Mose sono stati sorvolati da un elicottero del 13/0 Nec dell'Arma dei carabinieri con a bordo il comandante del gruppo Noe, il colonnello Michele Sarno, e un funzionario del ministero dell'Ambiente. Oggetto del controllo: verificare la regolarità degli scavi, l'iter dello smaltimento dei fanghi e il loro impatto ambientale. Il controllo è iniziato ieri e continuerà anche oggi: i militari del Noe verificheranno che sia stata compiuta una corretta gestione dello smaltimento rifiuti e che i lavori siano conformi a quanto stabilito dal progetto. Non solo: accerteranno anche che non siano state svolte altre opere da quelle previste. «Va verificato - spiegava, al telefonino, il ministro - se gli interventi e lo stesso smaltimento dei fanghi sono regolari».
Tutto questo a pochi giorni dal Comitatone - il primo del governo Prodi - convocato a Roma per giovedì 20 luglio. «Se sarò presente al Comitatone? Ovviamente - dice Pecoraro Scanio - Spero di avere di avere la relazione dei carabinieri già lunedì, la porterò alla riunione, quindi noi faremo il nostro compito». Ossia? Bloccare i lavori del Mose "vero e proprio", come aveva chiesto (invano) il sindaco Cacciari? Bloccare i cantieri "non autorizzati" o le opere "non conformi", come hanno denunciato recentemente le associazioni ambientaliste? Limitarsi agli effetti degli scavi a partire dalla torbidità dell'acqua (che, sottolinea Andreina Zitelli del Gruppo di lavoro del sindaco, «in base allo Studio di impatto ambientale del 1998 è subito apparsa uno degli elementi di danno ambientale»)? O ancora dare il via ai progetti alternativi, come chiesto da Cacciari? «Se il sindaco chiederà i progetti alternativi, avrà tutto il mio sostegno», dice Pecoraro Scanio, sottolineando che il ministero dell'Ambiente propende per opere meno impattanti.
L'ordine del giorno del Comitatone di giovedì, in ogni caso, è «abbastanza generico»: «È la prima riunione del Comitatone del governo Prodi, sarà una sorta di insediamento - dice il viceministro ai Trasporti Cesare De Piccoli, delegato dal titolare del dicastero Alessandro Bianchi a partecipare alla riunione - È chiaro però che vogliamo ripristinare la legislazione speciale che il governo precedente aveva messo nel cassetto». Quanto al Mose, per De Piccoli è «ragionevole» pensare che giovedì si possa «individuare la forma, magari una commissione ad hoc, per le verifiche sullo stato dei lavori, le procedure, i finanziamenti», così da arrivare a settembre con una approfondita istruttoria. «Da questo punto di vista - aggiunge De Piccoli - ha fatto bene Di Pietro a non porre il problema dell'interruzione dei lavori, ma saggezza vorrebbe che non ci fossero improvvise accelerazioni che portano solo a rinfocolare polemiche: ad agosto gli italiani vanno in ferie, penso lo faranno anche le imprese del Consorzio Venezia Nuova».
Al.Va.
News correlata a: [ Dibattito sul Mose ]

 

16/07/2006 - Spazzini "scomparsi", San Stae invasa da immondizie

Tratto da "Il Gazzettino" del 16.07.2006 - Pag. II

(d.gh.) Sembra essere un angolo della città dimenticato da Vesta l'area di San Stae attorno a Fondamenta delle Grue e calle del Modena: lo spazzino in questa settimana si è visto ben poco e i sacchi di immondizia hanno stazionato sul selciato creando notevoli disturbi a passanti e residenti. Inoltre i sacchi abbandonati sono spesso rotti da gabbiani, cani o gatti in cerca di cibarie.
«Si parla tanto di estendere la raccolta differenziata a tutta la città, ma gli operatori di Vesta non riescono neppure a fare quella normale - commenta un'abitante della zona, Luciana Cimmino - Lunedì, martedì e mercoledì mattina gli spazzini non sono passati e non si capisce perché. Non era stato annunciato alcuno sciopero e mi risulta che in altre aree il sevizio è stato regolare. Le immondizie si sono accumulate e la puzza, con il gran caldo, era insopportabile. Non potendone più ho telefonato a Vesta: l'azienda municipalizzata si è scusata e mi ha detto di telefonare al numero dell'ufficio reclami. Cosa che ho fatto e alle 13.30 sono venuti a portare vie le immondizie».
Gli spazzini non si vedono in circolazione neppure giovedì. Venerdì la signora Cimmino prende nuovamente in mano il telefono e insieme a lei molti altri abitanti della fondamenta e chiama Vesta. «Anche questa volta sono ricomparsi a prendere la spazzatura dopo le 13 - racconta - Però sabato, cioè ieri, non si sono visti. Uno dei netturbini addetti alla pulizia del selciato ci ha invitato a rimettere i sacchi delle immondizie in casa e così qualcuno se li è riportati dentro. Ma non è giusto che in piena estate non ci sia nessuna raccolta fino a lunedì. E che impressione diamo ai turisti?».
Da parte sua Vesta conferma i disagi nel fine settimana: «Giovedì c'è stata l'assemblea dei piloti e la raccolta è stata molto ridotta - spiega l'azienda -. Questo ha creato anche un contaccolpo anche venerdì perché c'erano più rifiuti del solito». Restano da chiarire i motivi per cui il servizio non sia stato regolare negli altri giorni.

News correlata a: [ Dibattito sui rifiuti ] [ Rifiuti ]

 

16/07/2006 - I risultati del sondaggio sul ciclo del cloro

Tratto da "Il Gazzettino" del 16.07.2006 - pag. V

(s.r) In 75.443 tra i circa 220mila aventi diritto, hanno rispedito la busta gialla alle sedi delle sei Municipalità della città, per dire la loro nel sondaggio sul ciclo del cloro a Porto Marghera. Un risultato che conferma come oltre un terzo dei cittadini (per la precisione il 34,33 per cento), ha partecipato alla consultazione, indetta dall'Amministrazione e terminata l'otto luglio scorso. «Si tratta di una partecipazione in linea con quella dei Referendum nazionali tenutisi negli ultimi cinque anni. Ma anche paragonabile ai risultati del voto degli italiani all'estero che hanno espresso il proprio parere nelle ultime elezioni politiche, tra l'altro con la stessa modalità di voto». E il risultato, come previsto, ha premiato il fronte del No con una percentuale pari all'80,08 per cento (con 50.085 voti), mentre il partito del Sì ha raccolto 12.456 preferenze, pari al 19,92 per cento. E se le buste gialle arrivate nelle sei Municipalità sono state in totale 75.443, tra queste solo 63.102 sono state quelle ritenute valide. Ben 12.341 schede non sono state convalidate. «Per la maggior parte dei casi considerati nulli, il vizio consisteva nella mancanza del tagliando di controllo -spiega Maurizio Calligaro, capo di gabinetto del sindaco-. Molto probabilmente alcune tra queste persone si sono dimenticate di inserirlo e altre non volevano essere riconosciute. Mentre alcuni cittadini, forse memori delle raccolte a punti che andavano tanto di moda qualche anno fa, hanno minuziosamente ritagliato il tagliando di controllo». E persino nel corso degli scrutini, è emerso il caso di due cittadini -i cui nomi restano segretissimi- che hanno tentato di votare due volte. Passando a qualche curiosità numerica, va detto che la sezione in cui si è verificata la maggior affluenza è stata quella della scuola elementare Grimani di Marghera, con un dato pari al 46,80 per cento, mentre quella che ha raggiunto il record negativo in materia di votanti è stata la Casa di risposo Giovanni Paolo a Castello. E sempre Castello è protagonista di un altro primato legato a questa consultazione: all'Istituto Sarpi infatti,il 94,93 per cento si è espresso a favore del No. A Trivignano invece, nella scuola elementare del paese, il Sì ha raggiunto la punta massima del 51,90 per cento. La Municipalità in cui l'affluenza è stata più alta, è stata quella di Marghera con una percentuale del 41,20. Seguono Mestre (37,60), Chirignago (35,19), Venezia (31,53), Favaro (30,45) e Lido (25,05). «Sicuramente questa consultazione -commenta Calligaro- ha dimostrato che lo strumento di voto utilizzato è perfettibile. Se dovessimo utilizzare ancora questo strumento di voto, sarà necessario raddoppiare il numero dei seggi nelle sei Municipalità».
News correlata a: [ Dibattito sul ciclo del cloro a Marghera ]

 

1  2  3  4  5  6  7  8  9  10  11  12  13  14  15  16  17  18  19  20  21  22  23  24  25  26  27  28  29  30  31  32  33  34  35  36  37  38  39  40  41  42  43  44  45  46  47  48  49  50  51  52  53  54  55  56  57  58  59  60  61  62  63  64  65  66  67  68  69  70  71 
News nell'Archivio: 352