News di Pandora

>>ARCHIVIO NEWS<<

Ultima foto inviata

Ultima Foto Inviata
Autore: ENZO PEDROCCO

Alcune pagine di questo sito contengono delle animazioni in Flash.
Per scaricare il plug-in (gratuito) usa il seguente link:
Macromedia


Sei in:
  1. Home Page[https://feem-projectnet.serversicuro.it/pandora/index.php]
  2. Informarsi[https://feem-projectnet.serversicuro.it/pandora/scheda.php?ids=1]
  3. Archivio News

Archivio News

07/09/2006 - Stangata sui commercianti Vesta: «Triplicheremo la Tia»

Tratto da “Il Venezia” del 07.09.2006 – pag. 27
Di Marianna Bonso (venezia@epolis.sm)

Con il rinnovo del contratto tra Vesta e Comune l’azienda ha predisposto «l’allineamento Istat per i residenti – spiega Andrea Razzini, amministratore delegato di Vesta - e aumenti consistenti per gli esercenti del centro storico, responsabili del fallimento della raccolta differenziata» .
RAZZINI SPIEGA che Vesta deve recuperare il 16% delle perdite: «È giusto che a pagare siano le categorie responsabili –spiega l’ad dell’azienda – mi rendo conto che per punire alcuni colpiamo molti, ma non abbiamo altra soluzione». Medaglia d’oro invece ai residenti che nel 30% dei casi effettuano la differenziata perfettamente: per loro l’aumento della tariffa d'igiene ambientale sarà «una cosa di poco conto». Per gli esercenti invece maglia nera e Razzini parla di «triplicare alla categoria la tariffa per dare un esempio incisivo che li scuota» e non scarta neppure l’idea del ticket turistico che avrebbe anche l’obbiettivo di ripianare le perdite di un’azienda che in centro storico è in sofferenza. È poi al via l'operazione emersione degli evasori al via, perché i tecnici Vesta sono in ricognizione per negozi ed appartamenti a recuperare quel milione di euro persi ogni anno. L’azienda per il prossimo mese ha alcuni progetti in cantiere, sollecitati dall’assessore al Decoro Augusto Salvadori. Uno: il potenziamento del servizio di raccolta rifiuti a San Marco, Accademia, Rialto. Due: la pulizia speciale del ponte dell’Accademia per eliminare i mozziconi di sigaretta fra i tavolati e quindi l’installazione di tre cestini per immondizia e mozziconi ai piedi del ponte. Tre: la pulizia dei basamenti delle colonne di piazza San Marco con un lavaggio a cui anche la Sovrintendenza dovrebbe dare il suo benestare.
Ma le novità non riguardano solo Vesta perché Salvadori ha predisposto una task force coinvolgendo Actv e polizia municipale con lo scopo di riportare Venezia «a decorosi standard entro un mese». Inoltre i vigili in borghese in piazza San Marco passano da due a tre e aumenta anche il numero dei controllori Actv sulla linea San Tomà / Sant’Angelo. Ai pontili dovrebbero arrivare entro l’anno i posacenere mentre già nei prossimi giorni verrà vietato con una cordicella il bivacco in piazzetta dei Leoncini.

News correlata a: [ Rifiuti ] [ Dibattito sui rifiuti ]

 

07/09/2006 - Pecoraro vuole un Mose diverso e chiede una variante al progetto

Tratto da “Il Venezia” del 07.09.2006 – pag. 29
Di Marianna Bonso (venezia@epolis.sm)

«Niente strutture fisse alle bocche di Porto, lo sbocco finale dell’opera va cambiato con una variante che faccia risparmiare tempo e denaro» così il ministro all’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio ha commentato il Mose da Ca’ Farsetti dove, tra gli altri, ha incontrato il presidente della provincia Zoggia e sindaco Cacciari.
UN AFFONDO dietro l’altro perché il Ministro ha ribadito che: «Sull’opera manca il progetto generale, la valutazione d’impatto ambientale, la previsione di spesa per la manutenzione» aggiungendo la volontà del ministero di «Effettuare una moratoria sui lavori che rischiano di creare irreversibilità, la variante è la soluzione finale, ad un problema stagionale ci vuole una risposta stagionale». Ovvero paratie mobili e removili, più economiche e meno impattanti, come descritto nei progetti alternativi presentati dal Comune perché ribatte il Ministro: «Senza il consenso del Comune della città lagunare l’opera non può certo proseguire». Un vero successo per la giunta Cacciari che è sempre stata di traverso al Mose, approvato dalla giunta precedente, quella di Paolo Costa. Ma c’è di più: Pecoraro Scanio ha spiegato che: «Il Consorzio Venezia Nuova non è autorizzato a scavare – come invece sta facendo da mesi – e se lo fa va certamente contro la legge». Un’accusa pesante soprattutto perché viene dalla bocca di un ministro. Il materiale acquisito alle bocche di porto dai carabinieri del nucleo ambientale nel frattempo è stato verbalizzato e Pecoraro Scanio ieri ha fatto sapere che presto «Verrà tutto trasmesso all’autorità giudiziaria». Idem per il materiale acquisito dal Comune che è stato consegnato all’autorità giudiziaria martedì. Quello di fine settembre si preannuncia un comitatone pepato e vivace perché la posizione sul Mose all’interno della maggioranza non è affatto unitaria. «Al comitatone, se non troveremmo l’accordo andremmo al voto, così che ognuno si possa prendere la responsabilità della decisione espressa, sia se si deciderà di proseguire con l’opera, sia se, come auspico, si approverà la variante al progetto ». Affiancato dai verdi Luana Zanella, Gianfranco Bettin, Beppe Caccia, Ezio Da Villa, Pecoraro Scanio, in serata ha raggiunto la località balneare di Caorle, dove era ospite della festa della Margherita, in corso per tutta questa settimana.

News correlata a: [ Dibattito sul Mose ] [ Erosione ] [ Acqua Alta ]

 

06/09/2006 - Bacan, torbidità dentro i limiti ma la situazione va monitorata

Tratto da “Il Venezia” del 06.09.2006 – pag. 26
Di Marianna Bonso (venezia@epolis.sm)

«La torbidità delle acque del Bacan è vicina alla soglia, ma non la supera». È di Pierpaolo Campostrini, ingegnere del Corila, la prima osservazione sull’analisi delle acque effettuata nell’area del Bacan, dove i no Mose avevano segnalato «inquinamento determinato dagli scavi della nave Astra del Consorzio Venezia Nuova». Il Consorzio di ricerca per la la guna aveva nei giorni scorsi effettuato dei prelievi delle acque che sono state prese in osservazione anche dai vigili e dal magistrato alle Acque.
CAM P OSTR I NI spiega: «Per il momento non ci sono allarmi, anche perché i sedimi movimentati alle bocche di porto non sono inquinati come quelli di Porto Marghera, anzi. L’importante è restare nei parametri perché una torbidità persistente porta al disequilibrio d el l ’ecosistema: l’acqua scura non filtra luce a sufficienza, non avviene la fotosintesi clorofilliana e la catena alimentare si spezza». L’azione di monitoraggio continuo del Corila comunque non si ferma, a fronte di una sensibilità ambientale cresciuta anche nelle sedi istituzionali.
Questo pomeriggio a Ca’ Farsetti il ministro all’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio incontra il sindaco Massimo Cacciari per parlare di Mose e delle attività del Ministero per Venezia. Che ci siano diverse posizioni all’interno della maggioranza sulla grande opera veneziana non è un mistero, lo stesso vicepremier Francesco Rutelli in visita a Venezia lo aveva dichiarato nei giorni scorsi, e Pecoraro è di certo più in linea con l’amministrazione locale che con i suoi alleati di palazzo Chigi. Sul piatto, nell’incontro odierno anche la chimica. Il bilanciamento e la membranizzazione delle celle a mercurio che metterebbero in sicurezza il ciclo del cloro attendono infatti dal 1998 il Via (Verifica d’impatto ambientale) del Ministero, un ritardo criticato in maniera trasversale dai lavoratori, dall’Eni, dagli enti locali. Un piatto ricco, perchè anche il mondo della pesca attende una risposta dal ministero all’Ambiente. Alcune aree dove i caparozzoanti potrebbero pescare infatti necessitano a loro volta di una Verifica d’impatto ambientale che manca all’appello, indispensabile per la classificazione e quindi per il via libera all’attività.

News correlata a: [ Dibattito sul Mose ]

 

05/09/2006 - «La monocultura del turismo ha ucciso l'arte del costruire»

Tratto da “Il Venezia” del 05/09/06

Artigiani come i panda: a rischio l’arte di costruire e addobbare le gondole e vestire i gondolieri. L’allarme è lanciato dall’associazione El Felze, che conta 28 tra squerarioli, remeri, otoneri, fravi, intagiadori e indoradori, ma anche marangoni e tapessieri, bareteri, calegheri e sartori. «La monocultura del turismo sta strozzando il nostro mestiere» annuncia Saverio Pastor, presidente dell’associazione e Giuliana Longo, vicepresidente, aggiunge: «Ogni volta che scade un contratto d’affitto muore un artigiano, perché rinnovarlo significa affrontare spese da multinazionale con introiti da piccola bottega». Globalizzazione, falsificazione, pochi incentivi e poco ricambio generazionale gli artigiani unici al mondo perché legati ad un mestiere solo veneziano, sono agonizzanti. A fronte anche di una svalutazione delle imbarcazioni noir. E se il dibattito sullo scafo in compensato è ancora aperto: «Utile per far fronte al moto ondoso - spiega Pastor -ma a che prezzo ideale?» sull’abito del gondoliere è anche un po’ polemica. Perché se Pastor da una parte sta pensando ad una divisa estiva più leggera, dall’altra si sta mettendo appunto un regolamento per i gondolieri, onde evitare sotto la maglietta a strisce ed il pantalone nero la scarpa Nike color oro o simile. Un problema però, perché i vestiti da gondoliere non li vuole fare nessuno e Longo spiega che: «A Venezia manca il sartor, nei nostri giri abbiamo bussato a tutte le porte, ma senza trovare un solo atelier disponibile a cucire gli abiti per i gondolieri, un peccato non veniale, specializzandosi un atelier si assicurerebbe 425 clienti, credo sia na questione di mentalità». E se da Las Vegas arriva la gondola falsa, che non rispetta nessuno dei parametri dell’imbarcazione veneziana, gli artigiani sono ben lungi dal registrare il marchio della gondola. «Abbiamo difficoltà a decollare per intoppi burocratici» spiega Pastor. Piace invece l’idea di Giuseppe Bortolussi, assessore alle attività produttive di «Creare incentivi ad hoc da parte dell’ente gondola per coloro che usano imbarcazioni veraci, quelle della tradizione, senza impedire l’innovazione , senza trasformare la gondola in una reliquia». Perché il problema è anche made in Venice: secondo El Felze sono in certi casi gli stessi gondolieri che svalutano il mestiere della gondola, preferendone di più dozzinali. Che sia una questione di costi? «Non solo, noi come artigiani –aggiunge Pastor – siamo disposti ad abbassare i prezzi perché ci teniamo alla sopravvivenza del nostro mestiere». Una piccola frecciata anche all’amministrazione che se da una parte sta cercando di dedicare luoghi alle corporazioni come accade alla Giudecca nell’incubatore ex Evion, dall’altra «Per costruire la stessa Fenice s’è andati al ribasso – commenta lo squerariolo Roberto Tramontin – ed i risultati si vedono tutti, a Venezia c’è l’ultimo battiloro d’Italia,Mario Berta», il resto è produzione industriale, in ferie, alla portata di più portafogli, ma senza l’incanto che solo un artigiano può catturare. El Felze era la cabina mobile posta al centro della gondola, riparo per i passeggeri d’inverno veniva imbarcata solo se necessario, in disuso, pare sia definitivamente scomparsa, ma gli artigiani si aspettano un trattamento diverso.
Marianna Bonso

News correlata a: [ I settori produttivi ] [ Tradizioni ] [ Turismo ]

 

05/09/2006 - Ancora scontro sui siti produttivi vicino il parco San Giuliano

Tratto da “Il Venezia” del 05.09.2006 – pag. 23

Il countdown sulla ricollocazione delle attività produttive di san Giuliano durerà una settimana, almeno così è secondo l’assessore all’urbanistica Gianfranco Vecchiato che spiega: «Le alternative prese in esame sono impraticabili, le 19 attività resteranno in punta, anche se cercheremo di ridimensionarle ed aggiustarle». Addio passeggiata a costeggiare tutto il parco, in cambio però potrebbe spuntare una pista ciclabile Mestre-Venezia. «Una settimana? Non è vero – com men ta concitato Massimo Venturini, presidente della municipalità di Mestre centro – prima dobbiamo vedere tutta la documentazione e capire perché, dove e da chi è stato dichiarato che i luoghi alternativi non vanno bene, in questi giorni andrò di persona a verificare gli incartamenti all’assessorato». MA. BO.

News correlata a: [ Dibattito sul Parco di San Giuliano ]

 

1  2  3  4  5  6  7  8  9  10  11  12  13  14  15  16  17  18  19  20  21  22  23  24  25  26  27  28  29  30  31  32  33  34  35  36  37  38  39  40  41  42  43  44  45  46  47  48  49  50  51  52  53  54  55  56  57  58  59  60  61  62  63  64  65  66  67  68  69  70  71 
News nell'Archivio: 352